Tempo di addii

29 Ottobre 2002

Scritto il 26 ottobre, dopo cena

Temo sia una delle ultime volte che potrò aggiornare questo “resoconto”. E temo che leggerete tutto ciò solo tra diversi giorni… Sono uscito dall’ufficio alle 8 e mezzo passate , ho beccato al volo qualcosa di commestibile (riso zuppa e chapati, come al solito) dalla cucina e ho parlottato un po’ con Maria, la sciura tedesca e Douglas, il ragazzone americano.

Ed ora eccomi qui tutto triste (e stremato ) a ripensare ai primi addii: Luigi e soprattutto Lalit… Una lunga scena d’addio col buon architetto indiano , che poi è tornato a fare un salto con la figlioletta, in modo da aver potuto salutare anche lei… L’ho invitato in Italia, devo dire che eravamo molto affezionati… Una foto scattata ieri sera ci ritrae insieme, ma purtroppo non ho preso nessuna delle foto fatte da Lalit con la sua macchina digitale… Nota a margine: nella foto sono orrendo, con gli occhi rossi, i denti (storti) di fuori, mezzo storto e così via. Anche nelle altre non son preso particolarmente bene. Mi son spaventato guardandomi: se è così che mi vedono gli altri, son messo proprio male…

Domani pranzo organizzato al volo, su iniziativa di Karen (tanto per cambiare: meno male che c’è lei ) con Mike, Anneka, Sherill e conoscendo Karen suppongo anche qualcun’altro… Spero di trovare 5 secondi per dare il mio regalino a Karen e ringraziarla di tutto…

A proposito di regali: quando dovrei comparli? Proverò domattina (sperando che non piova, ma mi meraviglierei se ciò non accadesse, visto i tuoni di stasera), ma non sarei così sicuro di riuscirci: alle 12 passerà  a prendermi Mike per andare insieme alla Ganesh Bakery. Posto scelto da me rispetto al più “occidentale” Solar Café iniziale, perché così il povero Mike può mangiare carne (penso la sogni tutte le notti ), e spero di potergli offire io il pranzo…

C’è un po’ un clima di colonia estiva da scuole medie: che poi è una tesi alquanto azzardata, visto che non ho la minima idea di cosa sia una colonia estiva da scuole medie… Se con Karen c’è stato un rapporto più “adulto”, da buoni conoscenti, con un personaggio come Mike si è creata piuttosto una piccola complicità  da compagni di marachelle, fossero queste parlare malissimo dell’arpia, ascoltare musica ad alto volume nell’ufficio deserto o saltare con la moto sugli speedbreakers aurovilliani…

Sto meditando sui “titoli di coda”, ma non saprei quando scriverli, penso in Calabria… Ci penserò anche domani sera in aeroporto a Madras, dove dovrò aspettare diverse ore. L’arpia ha prenotato il taxi per le 7 e mezzo e l’aereo parte all’1 e 50… Qualcosa mi sfugge…



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