Pensavo di avere problemi con gli italiani… Ma con gli altri Europei è peggio!

29 Gennaio 2004

Venerdì scorso sono tornato a casa tardi, non come al solito (esco di scuola alle 9 PM, dopo aver giochicchiato per un po’ su Internet o fatto i lavori di gruppo) ma un filo prima: dovevo pulire la casa per l’arrivo dell’amata del giorno dopo.

Entro in casa, butto uno sguardo sul balcone / terrazza: vedo che il vento ha spostato la porta che avevo appoggiato fuori. Sà, perché la casa è così piccola che per star più comodo ho dovuto smontare una porta e metterla “temporaneamente” là: se non altro, perché il balcone è grande quanto mezza stanza principale del monolacale (non è una battuta).

Con calma, stanchissimo, inizio a fare ordine e solo dopo un po’ mi viene in mente di uscire sul balcone per raddrizzare la porta. Esco, rialzo la porta contro la vetrata di divisione dai vicini… Mi vedo spuntare la testa di una vecchietta che inizia a sbraitare in francese. Le rispondo alla meno peggio, spostando la porta sulla mia finestrona, lontano dalla “sua” vetrata. Lei inizia a gridare ” C’EST LA PAREILLEEEE!” all’infinito… Rientro, mi calmo un attimo, torno fuori.

La vecchietta nel frattempo ha dialogato col marito, che a sua volta spunta fuori ed inizia a mimare una porta che cade come se stesse parlando ad un demente. La moglie continua a gridare ” C’EST LA PAREILLEEEE!”… Io incastro la porta dietro il condizionatore, sulla parete opposta alla loro, dichiaro ” Maintennant à§a va, n’est pas?” e me ne rientro…

Serata di rabbia totale, ma il week-end è stato dedicato a Giuggiola e quindi tutto è passato in secondo piano… 😉

Nei giorni precedenti, così come per tutta la settimana che sta finendo, i miei problemi internazionali sono aumentati nel lavorare con una svedese: una cicciona più giovane di me, ma così autoritaria che al confronto io sembro un angioletto (il che è tutto dire)… Come avrete notato, abbiamo dovuto lavorare così tanto che sono sparito dalla Rete. Il che, è tutto dire…

Vado d’accordo, comunque, con Gopal, neo – acquisto indiano del Master, ma anche coi ragazzi cinesi / di Hong Kong, con le ragazze coreane (una è nel mio gruppo), con i sudamericani… Mai possibile che debba farmi il sangue amaro per una svedese o per dei vecchietti francesi?

Comunque, la montagna ha partorito il topolino: oggi abbiamo fatto l’esame con la presentazione di gruppo, quindi almeno questo tormentone è finito per qualche giorno.

Mi sentivo già  più rilassato, quando trovo una telefonata senza risposta sul cellulare: l’ultimo gruppo stava ancora spiegandoci un distretto industriale automobilistico austriaco (avvincente, come potete immaginare: pensate che noialtri ci siamo concentrati sulla “divertentissima” Lituania). Da là a poco, un SMS intimidatorio della mia padrona di casa, torinese: “RIMETTI A POSTO LA PORTA CHE HAI SUL BALCONE”. Oh my God… Ma ve l’immaginate il giro perverso? I vecchietti che vanno a lamentarsi dal portiere di quello che per me era un episodio marginale della mia vita (una porta che scivola su un balcone? Beh?) e per loro era stato l’ entertainment di chissà  quanto tempo… Il portiere che si rende conto della gravità  della situazione e va a parlare con l’amministratore… L’amministratore che richiama la proprietaria al dovere contro me, inquilino che sposta la mobilia… E questo è solo il giro di base: chissà  cosa è successo nella realtà !

Ma dico io… I vecchietti, ovviamente, a quest’ora saranno gongolanti del loro “potere” e lo saranno ancora di più quando mi vedranno spostare davvero tutta la mobilia per far rientrare e mettere a posto la porta maledetta. Ciò, tra parentesi, mi causa seri problemi: devo spostare tutto l’equilibrio precario della stanzetta 2 metri e mezzo per 2 metri e mezzo. In più devo pulire, fare ordine, magari fare anche un minimo di spesa per il week-end.

E quando? Qualcosa mi dice che salterò biecamente i compitini a casa di francese, ma non basterà : domani c’è l’esame e sono altre tre ore sprecate… Poi lezioni sino alle 18… Uffah.

Gli italiani, che popolo meraviglioso.

Saudade nizzarda…

23 Gennaio 2004

Il pleut… Piove, ma onestamente è l’ultimo problema. Sono in fase saudade.

Ho passato il pomeriggio di ieri a fare curriculum altrui, così stamattina sveglia all’alba per venire qui e scrivere il mio in francese: provina stupidina per il corso “Accelerated French” di oggi. Magari mi servirà in futuro… Magari. In questi giorni ho la sensazione che la mia tanto citata carriera internazionale avrà ben poche evoluzioni: alla fine, più si gira il mondo più ci si rende conto di esser irrimediabilmente italiani. E questo, solitamente, non piace molto al resto del mondo: buoni per uscire la sera, ma quando si tratta di “cose serie” ( business, scuola, etc.), veniamo trattati alla stregua dei tanto bistrattati paesi sudamericani. Che però, nel frattempo, hanno alzato la testa e quindi sanno rispondere meglio di noi.

Continua il raffreddore dello scorso week-end: tosse, muco a destra e a manca. Che schifo…

Il grande problema, comunque, è che non so dire bugie: ieri sera, durante (e dopo) la cena a casa di amici italiani, me ne sono reso per l’ennesima volta conto. E mi sono reso conto soprattutto del fatto che a volte può diventare un problema.

Probabilmente, proprio ieri si è alzato definitivamente il velo che copriva Giuggiolandia dalla curiosità altrui. Vabbé, abbiamo resistito sei mesi nel nostro bozzolo, speriamo nessuno rompa le scatole. 🙁

Domani sono a Ventimiglia: incontrerò Giuggiola. Questo mi rasserena…

Sei mesi di Giuggiolandia

22 Gennaio 2004

Oggi compio 25 anni ed un mese… Chissenefrega? 😀

Pi che altro, è una data importante perché sono sei mesi di Giuggiolandia, alias sei mesi insieme a Giuggiola. Le cose vanno bene… Speriamo sempre meglio!

Aprire un conto corrente bancario in Francia?

21 Gennaio 2004

Vi auguro di non doverlo fare mai… 🙁 Ieri pomeriggio ho vagato per ore alla ricerca di una banca che mi “concedesse” un conto corrente bancario, necessario per la richiesta della Caf, il contributo statale francese per le abitazioni in affitto.

Il primo tentativo l’ho fatto alla Banca SanPaolo, sulla Promenade des Anglais: l’impiegata mi ha ventilato l’ipotesi di un conto solo se, accanto ai vari documenti, avrei potuto garantire una giacenza minima di 3.000 Euro (su un conto corrente senza interessi?) e presentare una lettera di raccomandazione della mia banca. Mi immaginate ad andare dal Sig. Fineco ad elemosinare una lettera che mi permetta di aprire un conto presso la concorrenza? Tanta diffidenza nei miei confronti forse si spiega col fatto che, contrariamente al nome, da dicembre non è più una banca italiana: la maggioranza è delle Casse di risparmio francesi, la minoranza (con l’opzione di uscire del tutto nei prossimi anni), di SanPaolo IMI. Mah.

Le banche francesi, ancora peggio: non si parla di aprire conti ad italiani. Per fortuna, una signora gentile del Credit du Nord, dopo avermi fatto notare che loro aprono (costosi) conti solo ad italiani che hanno acquistato una casa a Nizza e vengono “presentati” da altri clienti (meccanismo perverso), mi ha segnalato una sede della Banca Regionale Europea.

La nuova agenzia della Banca Regionale Europea, a NizzaLa banca cuneese, che da qualche tempo fa parte del Gruppo Banca Lombarda e Piemontese, nell’agosto 2003 ha aperto un’agenzia a Nizza : una bella realtà , in cui gli impiegati sono tutti italiani, il clima che vi si respira è quanto mai italico (comprese le parolacce che volano tra gli impiegati, anche di fronte ai clienti :D) e per aprire un conto serve solo una copia della carta d’identità  e del codice fiscale. Ad averlo saputo prima, sarei andato volentieri là sin dall’inizio, risparmiandomi un pomeriggio di rabbia…

Riordiniamoci le idee

20 Gennaio 2004

Vista la continua richiesta di un blog solo personale (mah… che ci troverete?), ecco che La Cuccia torna a parlare solamente della mia vita. Mi dispiace che alcuni commenti siano andati persi nei vari passaggi, ma Splinder non permetteva di fare altrimenti.

Vi invito, comunque, a continuare a seguire .commEurope, il “minestrone” che molti di voi hanno seguito come sotto-blog della Cuccia in attesa che i lavori fossero terminati.