Zonker non c’è più
27 Agosto 2004Oggi non riesco a fare nulla: da quando sull’autobus ho visto il titolone de La Repubblica “Baldoni assassinato” mi sono veramente accasciato. Dovrei pensare al lavoro e non ci riesco, dovrei pensare alla tesi e non ci riesco, dovrei scrivere cose intelligenti su .commEurope e non ci riesco.
Di solito non parlo di attualità sulla Cuccia. Di fatto, non è che la segua molto sui media mainstream. Leggo sempre Google News, in modo da avere un’occhiata ampia – se vogliamo “indipendente” – sui temi dettati dall’agenda setting mondiale. Per il resto, preferisco non seguire i tristi teatrini della politica. Non solo di quella italiana: anche di istituzioni brillanti come il CIO che sostengono che l’Italia debba giocare la partitella di calcio contro l’Iraq e senza la fascia al braccio, perché «Secondo il Comitato olimpico internazionale, l’iniziativa non risponderebbe allo spirito e alla prassi storica dei Giochi».
Stavolta l’attualità l’ho seguita, perché è diverso. Enzo Baldoni per alcuni era un turista, per altri un santo, per altri non so cos’altro. Per me era Zonker, il suo alter ego fumettistico tratto da Doonesbury, la striscia che per anni ha tradotto per Linus. Era un grande pubblicitario, un bravo reporter, un simpatico traduttore, un amabile fumettaro.
Ed ora non c’è più, per colpa di 3 – 4 buffoni che portano avanti una guerra infinita solo per dimostrare al mondo quanto sono potenti. Contenti loro.