È tempo di Beta (e non solo di Internet Explorer 7)

31 Maggio 2006

In queste settimane passo le mie giornate al lavoro in due attività  principali: redigere documenti in PowerPoint con i miei soliti voli pindarico – strategici (lavoro da fare col cervello più che acceso) e dare un occhio ai lavori in corso sulla versione Beta della nuova versione del Progetto che ormai seguo da un anno qui a Bergamo (lavoro che viene fatto col cervello in versione pilota automatico). È un po’ il destino di chi pur svolgendo un altro lavoro, finisce a confrontarsi con le implementazioni tecniche di quanto “sognato” mesi prima insieme al Cliente.

La versione Beta di un’applicazione, per i digiuni di informatica e telematica, è l’ultima prima di quella che verrà  poi messa a disposizione della Clientela, tuttavia è pur sempre un prodotto in corso di sviluppo e soprattutto in fase di test: si tratta di saggiare tutti i rivoli del software, sia in termini di interfaccia utente, sia soprattutto dal punto di vista del funzionamento tecnico. O i bug vengono fuori in fase di Beta, o saranno dolori in Produzione.

Cosà, ogni volta che vedo il termine “Beta”, alzo le antennine: Google ci ha abituato ad utilizzare applicazioni via Web in versione Beta (Google News e GMail sono forse i casi eclatanti) per mesi e mesi prima del rilascio ufficiale. D’altra parte, si tratta di una garanzia forte per dei servizi gratuiti: qualora qualcosa andasse storto, si potrà  sempre alzare le mani e dire “Di cosa vi lamentate? Si tratta di un prodotto in fase di Beta test!” (anche se viene utilizzato da milioni di persone).

Stavolta, è il turno di Microsoft. In pochi giorni, tutti si son messi a parlare di Windows Media Player 11 Beta, di Office 2007 Beta, ma soprattutto di Internet Explorer 7.0 Beta 2. In fin dei conti, se di media player ce ne sono tanti (basti pensare al successo di iTunes) e su Office c’è poco da dire (non si può non usarlo, de facto), in termini di guerra dei browser ci aspettano mesi infuocati, almeno sino al rilascio di Internet Explorer 7 Plus, uno dei “cuori” del nuovo Windows Vista.

Considerando che di fatto il browser è lo strumento che uso di più, di fatto vuol dire cambiare, poco o tanto, il modo di lavorare, divertirmi, partecipare alla vita in Rete. È vero che da quando la mia principale connessione è quella col cellulare, utilizzo molto Firefox (senza immagini e con l’AdBlock attivo si accede velocemente alle pagine testuali), ma Internet Explorer rimane l’unica scelta possibile, ad esempio, per utilizzare decentemente l’Outlook Web Access che la maggior parte delle grandi aziende utilizza come sistema di Webmail.

Morale della favola, da ieri sto involontariamente “testando” a fondo il nuovo browser della Microsoft, rilevando qualche difetto tecnico, qualche scelta poco opportuna forzata dal marketing e decisamente molti pregi rispetto al predecessore 6.0 che, di fatto, era una versione leggermente evoluta di quel 4.0 che ha segnato la virata storica verso Internet Explorer a discapito del defunto Netscape. Finalmente, si può utilizzare un browser che ha la maggior parte delle funzionalità  dei suoi concorrenti, ma che è profondamente coerente con Windows ed Office. Il che è orripilante dal punto di vista del libero mercato, ma è terribilmente comodo.

Come si arriva alla Cuccia

21 Maggio 2006

Da un mese a questa parte, i navigatori della Cuccia vengono osservati da Google Analytics, il sistema che la “solita” Google offre ai webmaster di tutto il mondo: basato sullo storico Urchin, vecchia conoscenza di chi col Web ci vive, ha una profondità  di analisi paragonabile a quella dei blasonati sistemi commerciali (es. WebTrends) ed una buona integrazione coi sistemi di keyword advertising.

Visto che verso la Cuccia e sulla Cuccia non ci sono link commerciali a pagamento di cui rilevare la performance, Google Analytics serve come puro diletto intellettuale: ad esempio, per monitorare l’andamento della guerra dei browser (l’85% dei navigatori della Cuccia utilizza Internet Explorer, per la cronaca), oppure curiosare sull’utilizzo che in Italia si fa dei maggiori provider (oltre il 20% dei navigatori della Cuccia utilizza Fastweb, più o meno altrettanto le varie reti di Telecom Italia, il resto è frammentato).

Nasce così la paginetta demenziale “Query di accesso“, che contiene le principali chiavi di ricerca rilevate su Google, ma soprattutto i succitati risultati di Google Analytics, in particolare quelli relativi alle chiavi di accesso effettivamente cliccate. Dopo il primo mese, in cima alla prima categoria svetta “megan trans torino”; nella seconda, come chiave di accesso leader, “mondo trans”.

Nulla da negare sul fascino dei trans, eppure l’unico insegnamento che i dati danno è che è sempre il sesso l’argomento più visitato sulla Rete: saremo forse tutti un po’ guardoni, ma in un blog che va avanti da 5 anni ci si sarebbe potuto aspettare anche altro. Nessuna idea particolare su cosa mi attendessi di trovare nel listone, ma apprezzo particolarmente queste chiavi di ricerca:

  • “cosa fa il consulente junior” (risposta facile, collabora nei progetti guidati da consulenti senior e manager ed è l’unico che lavora tanto tanto tanto tanto);
  • “invio curriculum general electric” (consiglio di guardare su GeCareers.com, che è il portale ufficiale del Gruppo, con migliaia di opportunità , anche in Italia);
  • “guadagno consulente junior” (poco, generalmente sui 1.100 – 1.300 Euro al mese, talvolta “a progetto”, ma generalmente assunti a tempo indeterminato);
  • “msn come scoprire se sei stato bloccato” (il trucco c’è, ma è un po’ da hacker e risparmio la divulgazione);
  • “tango de las madres locas” (ci sono diverse poesie, soprattutto in lingua spagnola, pubblicate sulla Cuccia ad opera di Serpe).

Cercherò di mantenere la pagina aggiornata: chissà  cosa verrà  fuori nei prossimi mesi! Nel frattempo, per gli amanti del genere trans, si consiglia la visione di Connie and Carla su Sky Cinema 1, stasera alle 21.

Concorso a premi: dichiara il tuo voto a Forza Italia

3 Maggio 2006

Non amo parlare di politica sulla Cuccia: probabilmente, non l’ho mai fatto dal 2001 ad oggi. Eppure, vista l’ennesima consacrazione di Forza Italia come primo partito nazionale, stavolta ho voglia di chiarimenti. Sento il bisogno di capire perché un Italiano su quattro continui a votare questo partito, perché nove milioni di persone vi si riconoscono.

Non ne faccio un punto di merito o sostanza, anzi: ognuno avrà i suoi buoni motivi e non è detto che Forza Italia sia per forza il regno del male. Eppure, dopo 12 anni di presenza sulla scena politica, non sono ancora riuscito a trovare un (UNO) elettore che mi abbia dichiarato di persona il suo voto. Ho conosciuto piuttosto decine di elettori di sinistra disillusi come Gianluca e sono giunto a fare analisi simili a quelle di Massimo, ma non ho mai avuto conferme ai miei dubbi di fondo: chi sono, cosa fanno, che motivi hanno gli elettori di Forza Italia?

Proprio per capire quali sono questi motivi lancio questa sorta di “concorso a premi” dei poveri. Voglio capire, da ogni elettore di Forza Italia che passa da qui, cosa lo ha spinto a votare il partito di Berlusconi e soci. Non ho granché da offrire: diciamo un invito GMail a testa. Ovviamente Google non sa nulla di questa operazione, speriamo non mi denunci…

Scrivete le vostre motivazioni: il Web è intrinsecamente anonimo e la Cuccia vuole garantire questo diritto. Ovviamente siate sinceri ma non volgari: la moderazione dei commenti è attiva. Illuminatemi, affinché io possa capire. E se proprio Forza Italia non l’avete votata, almeno spiegatemi perché i vostri amici l’hanno fatto…