Addio 2009 (finalmente)
31 Dicembre 2009Se mi volto indietro, se ripenso a questi 31 anni di vita e a ciò che hanno lasciato sedimentare in me, non posso che sorridere rispetto ad alcuni ricordi importanti, divertenti o dolci. Posso anche deprimermi se provo a scavare in quelli più fastidiosi, ma raramente lo faccio: perché di ciò che fa male, nel lungo termine, rimane la sensazione di turbamento, più che il ricordo vivido. Meglio quindi concentrarsi su quei piccoli, grandi momenti che meritano di essere stampati nella memoria e riprodotti nei momenti in cui se ne sente il bisogno. Per stare bene, per stare meglio, per non stare male.
Certo, se guardo indietro solo di una manciata di mesi, i ricordi dolorosi spuntano fuori, eccome. La fine dell’amore a maggio, l’infortunio a luglio, i problemi di lavoro diluiti nel corso di quello che, a detta di molti, è stato il peggiore anno della nostra vita, professionale e non. Non voglio pensarci più, aspetto il 2010 come diversi tra i miei amici: come una sorta di incantesimo che spezzi la catena degli eventi che si sono accumulati e ci hanno fatto cadere più volte, magari proprio nei momenti in cui cercavamo di rialzarci. Tante ossa rotte e (nel mio caso) qualcuna anche in senso non figurato.
Il sentiment del 2009 sulla Cuccia è stato tutto sommato più positivo rispetto agli altri anni. Fenomeno strano, ma fino a un certo punto: se nei primi anni di vita di questo blog la sensazione era quella di avere difficoltà rispetto ad un mondo che sprizzava entusiasmo da tutti i pori, negli ultimi mesi ho maturato la sensazione di essere relativamente fortunato, in un mondo che è letteralmente andato a rotoli. Tutto sommato ho tenuto con le unghie un lavoro in un mercato fatto di licenziamenti, tutto sommato quasi per miracolo ho rotto una spalla e non la schiena.
Aspettiamo l’incantesimo chiamato “2010”, quindi, partendo da una posizione di relativo ottimismo rispetto a un mondo di pessimisti, dopo un decennio di pessimismo in un mondo di ottimisti. Inizia un anno che cambierà un po’ le nostre vite, inizia un decennio che cambierà molto le nostre vite. Si tratta di una vertigine strana, affascinante, ma che non fa paura: sto vivendo la decade in cui la mia vita si ribalterà completamente, quasi in coincidenza con la decade in cui tutto il mondo dovrà darsi una bella svegliata e cambiare, il più radicalmente possibile ed il più velocemente possibile.