Sono andato a rileggere quanto scritto tre anni fa a proposito della prima edizione del Marketing alla Griglia. Oggi ho infatti avuto la fortuna di partecipare ad una nuova edizione della reunion e così ero curioso di capire cosa fosse cambiato nel frattempo.

  • Sono cambiati i partecipanti: tra quell’edizione e l’attuale, gli unici in comune eravamo Pier Luca, Gianluca, Italo ed io. Oggi il parterre era sì formato da professionisti affini allo spirito di quell’edizione, ma anche di settori abbastanza diversi: la presenza di Gaspar o di Elena, ad esempio, è stata foriera di un sano confronto con chi ha una visione profondamente diversa da quella di chi disegna tutti i giorni prodotti, servizi e strategie di comunicazione.
  • Sono cambiati i mezzi sociali: ai tempi eravamo tutti blogger ad alta intensità. Ognuno di noi oggi continua a scrivere post “professionali” col proprio stile, ma non è certo più il focus principale delle nostre attività in Rete; in quel caso festeggiavamo la chiusura di un concorso per “il miglior blog di marketing”, nelle scorse ore l’argomento principale delle conversazioni verteva su FriendFeed e Foursquare e le stesse facevano capolino in tempo reale su Twitter mentre qualcuno apriva una fan page su Facebook.
  • Molti hanno cambiato lavoro: c’è chi da “camionista della consulenza” si è trasformato in gestore di edicola e poi ha scelto di guardarsi di nuovo intorno; c’è chi dalle TLC è passato alla distribuzione alimentare di qualità, passando da moto e dintorni; c’è chi si occupava di Risorse Umane e ora si è rituffato a pieno titolo su marketing di prodotto e dintorni; ci sono insomma persone che erano Consulenti e sono diventati Manager in azienda e viceversa, c’è chi era dipendente e ora è libero professionista e viceversa e così via.
  • È cambiata la vita personale di molti di noi: nuove coppie, nuovi figli, nuove abitazioni, nuove città. Forse i tanti bimbi presenti oggi portavano un maggior senso di tranquillità, di maturità, a persone che, pur con età diverse, sono tutti adulti che stanno affrontando sfide personali importanti, tracciandone memoria in Rete.
  • Continuano ad essere scritti libri interessanti sulla vita in Rete: quella volta c’era il libro di Arnesano ai blocchi di lancio, oggi è stato il turno di World Wide We di Mafe de Baggis ad attrarre tanta curiosità, ma circolavano anche copie di La cittadinanza digitale di Gigi Coco e di Giornalismo e nuovi media di Sergio Maistrello, con tanto di autori disponibili a parlarne dal vivo.
  • Più attenzione alla Pubblica Amministrazione: sarà che c’erano persone interessanti che a vario titolo lavorano per le Regioni Veneto, Toscana ed Emilia Romagna, ma per la prima volta durante un incontro di questo tipo la PA era oggetto di attenzione, quanto e più rispetto alle aziende, spesso accusate di essere troppo sonnolente o eccessivamente “attente ai costi”.
  • Cambia il cibo: invece della griglia, un delizioso mix di cibi freschi, pesce in primis. Sono letteralmente andato in deliquio, rispetto alla carne alla griglia, che non è mai stato il mio piatto preferito. Non è solo un dettaglio, perché la qualità del cibo, unita alla dolcezza di Pier Luca e Lucia in veste di padroni di casa attenti ed organizzati, ha creato un ambiente perfetto.

Che dire: nonostante la mia crescente allergia per l’autoreferenzialità degli ex-blogger e l’antipatia per lo svaccamento definitivo del formato Barcamp, c’è ancora qualche buon motivo per recarsi ad incontrare dal vivo vecchi e nuovi personaggi che leggiamo (e che ci leggono) quotidianamente. Sono felice di aver rivisto Gianluca, Pier Luca, Mafe ed Italo, ma lo sono anche per aver potuto finalmente confrontarmi dal vivo con Angela o Giovanni o aver ascoltato persone interessanti come (non me ne vogliano gli altri) Gaspar, Gallizio o l’Imprenditore.

Tutto positivo? Quasi, visto che qualcuno è stato deludente e scostante, senza motivo; capisco che quando da 10-15 persone si passa a 2-3 volte tanto sia difficile che tutti sviluppino legami di segno positivo, ma un saluto non dovrebbe negarsi mai, anche se si è occupatissimi a scrivere in Rete invece di parlare dal vivo. Io faccio mea culpa sul fatto di essere eccessivamente timido, ma ho la coscienza pulita sul fatto di essere stato cortese anche con chi non conoscevo. Spero ci siano altre occasioni per sanare le diffidenze reciproche. Anche perché, francamente, non vedo la radice del problema.

Ora resta la felicità di vedere tweet, status e foto (di post non se ne vedranno) taggati #mktgriglia. Mi raccomando, però: niente saccarosio.



2 Comments to “Viva il Marketing alla griglia, senza griglia”

  1. Pingback dall’articolo » Il Giornalaio » Social Media & Cause Sociali | Luglio 1st, 2010 at 06:15

    […] Sperimentazioni che attualmente nel nostro paese sembrano incidere ben poco e nei fatti interessare solo i soliti 44 gatti. Forse meglio darsi al marketing alla griglia senza griglia.

  2. Pingback dall’articolo » Il bello dell’estate | Giugno 15th, 2011 at 21:34

    Qualche giorno fa si è tenuto il Marketing alla Griglia 2011. Rispetto all’anno scorso ho deciso di non scrivere un post dedicato all’evento, perché mi sembra che i contenuti taggati #mktgriglia visti in giro per social network e dintorni dicano più delle parole: sono foto di persone sorridenti, tweet di amici smart, discussioni tra utenti più che evoluti dei servizi Web, ma decisamente “umani”. […]

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