Come già era avvenuto nel 2008, scrivo un post per mettere le mani avanti sul mio voto alle prossime Elezioni Politiche: è un po’ come se scrivessi in una busta chiusa l’esito di un sorteggio, per poi evitare di apparire quello che dopo l’evento salta sul carro del vincitore. O del perdente, come sempre per TUTTE le elezioni cui ho partecipato. Stavolta sembrava la volta buona: quando a novembre scrivevo del mio disgusto per il massacro reciproco nelle primarie del Centrosinistra, in qualche modo pensavo che cotanta violenza derivasse dalla certezza della coalizione di avere la vittoria in tasca. Poi in pochi mesi lo scenario politico si è notevolmente complicato: addio certezza.

Da quel post a oggi Berlusconi si è ricandidato, Monti ha ufficializzato il suo ruolo di politico (addio veste da tecnico), Giannino ha trasformato il suo movimento in partito, Ingroia ha cercato di ricreare un polo raccogliendo cocci sparsi. Quella che sembrava una partita PD vs. Grillo è diventata una competizione molto aperta. Immagino faccia bene alla democrazia avere sfumature politiche molto diverse tra loro, in modo che gli elettori possano scegliere chi/cosa si avvicina di più al proprio pensiero; tuttavia la sensazione è che in questo tripudio di candidati Premier le proposte dei partiti “tradizionali” siano tutte simili. Tanti dibattiti sui media, tutti a parlare di seggi sicuri.

Riguardo le mie scelte, resta il dubbio più volte presentato su questo blog: è più corretto votare il partito che tutela i propri interessi o quello che si ritiene possa fare meglio per la collettività? I miei colleghi sembrano piuttosto orientati sul primo punto e così è tutto un trionfo di voti a Monti e Giannino; io continuo a credere nella seconda strada. Quindi continuerò il solito percorso di voto “a sinistra”, sapendo che se veramente venissero adottati tutti i provvedimenti proposti nel programma, ne otterrei svantaggi a livello personale; però mi illudo che tali leggi potrebbero migliorare la qualità della vita di un numero significativo di Italiani in tempi di crisi interminabile.

Trovo terribili i candidati di Rivoluzione Civile: Ingroia capolista in tutte le circoscrizioni nasconde un numero significativo di personaggi impresentabili; oltre che molto populista, il programma è piuttosto inconsistente, probabilmente a causa della necessità di sintesi tra le posizioni dei vari movimenti che sostengono la candidatura. Scartata dunque Rivoluzione Civile, il mio voto “a sinistra” (in coerenza con quelli delle elezioni precedenti), andrà a Sinistra Ecologia Libertà. Non di certo al PD, che anni fa definii “partito senza anima” e nel quale continuo a non ritrovarmi; tuttavia, essendo i due partiti alleati, sono conscio che sto sostenendo Bersani come Premier. Argh.



2 Comments to “Dichiarazione di voto pre-Elezioni Politiche 2013”

  1. Pingback dall’articolo » Le ennesime elezioni perse, pur essendo nella coalizione vincente | Febbraio 28th, 2013 at 21:08

    Non è che ci provi tutto ‘sto gusto, a dire di persona e scrivere qui sul blog che ogni volta che voto la mia preferenza finisce nel cestino. Persino questa volta, in cui finalmente avevo azzeccato la coalizione vincente, devo ammettere che è andata così: il partito per il quale ho votato ha raccolto una manciata di voti, la coalizione “Per il bene comune” non riuscirà a governare nonostante il vergognoso premio di maggioranza alla Camera. […]

  2. Pingback dall’articolo » Il burrone a sinistra | Maggio 17th, 2015 at 22:30

    Già lo scorso anno ho ammesso quassù di essere sollevato dal non votare, vista l’assenza di riferimenti politici vagamente condivisibili. In altri casi ho scritto qui le mie preferenze prima e i miei mal di pancia poi, vista l’inconfondibile capacità di schierarsi sempre dalla parte che perde. Che poi così a occhio per decenni era una capacità condivisa con chiunque votasse “a sinistra”. […]

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