Lampi di felicità

31 Marzo 2013

Da bambino io e la mia sorellina eravamo particolarmente di buon umore tra le Palme e Pasqua. Nella prima domenica, i nonni ci regalavano un ramo di ulivo con attaccati piccoli dolciumi; nella seconda, giorno della festa primaverile per eccellenza, era il turno delle uova di cioccolato. Ma Pasqua era anche l’occasione in cui oltre ai ravioli della nonna sfidavo me stesso con enormi “palette” di agnello: tanta carne saporita, da sbranare avidamente per sentirsi grandi.

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Qualche anno fa Pasqua fu la prima festa in compagnia con la mia morosa in famiglia. Ero felice perché era una bella occasione per chiudere un cerchio, per fare incontrare le persone cui volevo più bene. Ricordo col sorriso lei tutta indaffarata mentre preparava la tavola con perizia, prima del pranzo con zii e nonni, mentre io le ruotavo intorno incuriosito. Per il resto quel week-end era stato deleterio per la nostra storia, che finì pochi giorni dopo, ma sorvoliamo.

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Una mattina della scorsa settimana, in dormiveglia, ho fatto un sogno ambientato a Torino, che parlava di maternità e paternità, di belle notizie e attese. Mi ero svegliato felice come se l’esperienza fosse stata reale, pensando che sebbene nel sogno non avessi mai pronunciato il suo nome, non era difficile pensare riconoscere la partner prediletta del mio subconscio. Sono rimasto un po’ così per qualche ora, sospeso tra i ricordi di storie d’amore nate dieci anni fa.

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L’altra sera sono arrivato in aeroporto e c’era mio padre a prendermi. L’ho salutato con allegria mentre pensavo alla pazienza di quest’uomo felice di venire a far notte ad aspettare il figlio di ritorno a casa per il week-end di Pasqua. Quando siamo arrivati nel palazzo in cui sono cresciuto, mentre salivo le scale, ho sentito all’improvviso un lampo di felicità a pensare che pochi secondi dopo avrei riabbracciato mia madre. Pochi secondi, che ricordo distintamente.

Con tre mesi di ritardo

16 Marzo 2013

Nei giorni che trascorrono tra un post su questo blog e il successivo (tendenzialmente due settimane) penso spesso a quale argomento tratterò. Nella prima metà di marzo avevo pensato di scrivere un post per elogiare Mobi Reader HD, il lettore di feed integrato con Google Reader che utilizzo su iPad. Poi, per una strana coincidenza, un paio di giorni fa Google ha deciso di uccidere il suo prodotto. Il panico ha travolto i blogger, che probabilmente in questi anni sono stati gli unici a utilizzare davvero RSS e dintorni. Sono andato a rileggermi i miei post sulle discussioni del 2004 e del 2005, quando queste tecnologie sembrava dovessero travolgere tutte le altre modalità di condivisione delle informazioni.

Io ai tempi utilizzavo poco o niente i feed, anche per evidenti limiti sulla capacità delle connessioni. Probabilmente l’esigenza di mettere ordine tra le fonti di informazione sempre più variegate è emersa negli anni successivi, quando ho iniziato a utilizzare Google Reader per seguire i blog degli amici da riprendere sul nascente Pollicinor e un po’ di piattaforme di interesse professionale, soprattutto marketing-related. Il week-end è negli ultimi anni stato un buon momento di lettura, ma ho sempre odiato la “cancellazione” dalla memoria di Google Reader dei post più vecchi di un mese; così correvo a leggere centinaia di post “stellando” poi quelli da segnalare sul social network aziendale o sul tumblelog.

Poi nello scorso autunno ho scoperto l’app di cui dicevo all’inizio e lì è un po’ cambiato il mio rapporto con Google Reader, visto che Mobi Reader HD non ha limiti di tempo e quindi potevo gestire con più tranquillità tempi e modi dello “scodamento” del pregresso. Questa possibilità ha fatto sì che, complici i molti week-end di lavoro tra dicembre e febbraio, io abbia accumulato un backlog notevole. Oggi ad esempio ho dedicato un po’ di tempo a leggere articoli arretrati, risalenti agli ultimi mesi del 2012, sia italiani che internazionali: il risultato è stato straniante, sia dal punto di vista degli argomenti trattati che delle tante previsioni poi nemmeno lontanamente avveratesi in questo inizio 2013.

Ho letto di discussioni accese relative alle primarie del Centrosinstra, del lancio di Windows 8, di ricette natalizie, di indiscrezioni sul Festival di Sanremo 2013; ho rivissuto un’Italia diversa, ripercorso ragionamenti fatti in un altro contesto socioeconomico, scoperto post di amici che forse sarebbe stato meglio leggere al momento della pubblicazione. Poi ovviamente ho smesso, visto che l’attività è decisamente time consuming e nel week-end vorrei fare altro oltre a leggere, cucinare e lavorare: mi piacerebbe molto scrivere, di più e meglio, anche se gli argomenti trattati nei miei post in giro poi spesso suonano piuttosto vecchi. D’altra parte, è come se vivessi nel mondo di tre mesi fa.