Data di nascita?

15 Aprile 2013

Sono andato a cercare un vecchio post in cui parlavo di Megan Gale. Non è che ricordi a memoria tutti i post della Cuccia, però visto che le situazioni sono ricorsive, in casi come questo non è difficile ricordare il caso/la metafora utilizzati. Così ove possibile linko il vecchio post nel nuovo e spero che nel vecchio appaia il pingback (WordPress non è mai stato attendibilissimo da questo punto di vista), in modo che si possa ricostruire un filo evolutivo. Finita la divagazione, torniamo a Megan Gale. Mi domando quanti se ne ricordino ancora, considerando che Omnitel/Vodafone nel frattempo è passata a Totti, poi all’orso Bruno e al pinguino Pino. Direi che è inevitabile dimenticare le mille soubrette che in questi anni abbiamo visto in spettacoli, campagne, palcoscenici; eppure lei era stata il simbolo di un’era, con tanto di consacrazione popolare in un cinepanettone accanto ai soliti morti di fama.

Ai tempi l’avevo citata come esempio di donna-che-sembrava-adulta-rispetto-a-me-ragazzino ma che in realtà era poco più grande; ora non ho nemmeno bisogno di andare a rivedere gli spot per essere sicuro che mi sembrerebbe una ragazzina. A dire il vero, la maggior parte dei protagonisti degli spot sembrano sempre troppo giovani: vedo mamme di adolescenti decisamente più piccole di me, nonni che hanno una manciata di anni più di me. Non che io non possa essere un genitore di un’adolescente, vista l’età; magari nonno un po’ meno, anche se ogni tanto si sentono storie impressionanti in merito. Ad ogni modo, questo continuo confronto con archetipi di ogni età va anche oltre la pubblicità: ogni volta che sullo scenario pubblico si impone un nuovo personaggio, eccomi a consultare su Wikipedia la sua data di nascita. Poco importa se sia un’attrice, una ministra o uno sportivo.

Qualche volta ci rimango un po’ male, anche se non mi è chiarissimo il perché. Da ragazzo probabilmente l’atteggiamento era “vabbé quello ha fatto cose immaginifiche, ma è più grande di me, ho ancora tempo per farle anch’io”; ora buona parte dei personaggi pubblici è più giovane di me. Nemmeno la politica consola più come prima: i nuovi parlamentari (in tutti i partiti) sono in buon numero sotto/intorno ai 30 anni. L’altro giorno un collega esaltava “il vecchio Totti” (ancora lui) e io sudavo pensando che il capitano della Roma ha due anni più di me; per inciso, sua moglie Hilary Blasi è più giovane di entrambi (ed è plurimamma). Da notare che nei casi in cui la data di nascita della persona nota è vicina alla mia, indago anche sul resto della biografia: ad esempio leggevo un articolo su Maccio Capatonda e sono rimasto colpito dal fatto che abbia studiato Tecniche Pubblicitarie a Perugia.

Quel Diploma universitario era una delle mie opzioni (poi scelsi una Laurea) proprio in quella città e realisticamente proprio in quell’anno, essendo coetanei; ho iniziato a pensare a quanto sarebbe stato strano averlo come collega di studi, a domandarmi se avremmo legato o meno. Una sorta di voyeurismo anagrafico evoluto, insomma. Immagino che continuerò a “verificare” date di nascita e biografie ancora per qualche anno, senza mai mettermi davvero l’anima in pace sul fatto che a (quasi) 35 anni avrei potuto fare molto di più, in tutti i campi professionali, scientifici/artistici/economici/culturali poco cambia, ma anche in termini di vita privata. Non è questione di rimpianti/rimorsi, al massimo di strade imbroccate o meno; ho appena rifiutato una promozione importante che però avrebbe comportato ulteriori deviazioni sul percorso. Anche se non mi è chiaro quale sia, il percorso.



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