Così, giusto per ricordarlo

30 Settembre 2013

Non guardare la TV italiana mi rende immune dal seguire il chiacchiericcio politico che il moltiplicarsi di talk show rende praticamente continuo; immagino che un appassionato di calcio abbia ormai almeno una partita da guardare ogni sera, un masochista possa dilettarsi invece con i circhi fatti di giornalisti, politici di secondo piano e conduttori in cerca di rissa tra gli ospiti.

Ciò non toglie che gli echi arrivino in abbondanza anche su Internet, sia sui quotidiani online che sui social network che sui blog. Quindi in questi giorni anche volendo tenere la testa sotto la sabbia non ho potuto evitare i mal di pancia derivanti dall’ennesima crisi politica, di cui francamente non si sentiva proprio il bisogno. E poi in mezzo ad altro materiale, ecco un video.

L'articolo 'Mediaset ostaggio dei processi di Berlusconi: ecco il nuovo spot istituzionale' di Fabio Morasca

Si tratta di un video istituzionale di Mediaset che fa pesare agli Italiani il proprio ruolo di società paladina dell’entertainment gratuito, che con “strano” tempismo a quanto pare ha iniziato a girare dopo la condanna definitiva di Berlusconi in un processo peraltro legato proprio alla sua attività imprenditoriale in ambito media. Lo trovo terribile, soprattutto per il ricatto morale implicito.

Non votate la rediviva Forza Italia? Dimenticatevi gli show Mediaset. Berlusconi è stato condannato dai giudici cattivi? È in pericolo la libertà Mediaset. C’è tutto un sottotesto sulle immagini dei lavoratori che passano i tornelli e sull’azienda senza contributi pubblici. Potevano aggiungere anche qualche riferimento all’IMU e così sarebbe stato uno spot elettorale bello e buono.

Quello che è successo negli scorsi giorni sull’aumento dell’IVA è allucinante: a poche ore dall’aumento non era ancora stato deciso in merito all’ennesimo rinvio e ovviamente Berlusconi e i suoi hanno approfittato di questa situazione per strattonare il Governo. Una gestione politica degna di un Paese di quarta categoria, di una classe dirigente senza alcun ritegno per gli elettori.

Non saprei cosa augurarmi a questo punto. Quando “i mercati” si arrabbiano e scommettono contro di noi i danni diventano molto reali e non è solo questione di spread e di già danneggiati investimenti sempre più giù. Ulteriore instabilità politica vuol dire ulteriori rinvii negli investimenti delle imprese e questo vuol dire problemi nella vita quotidiana di tutti noi. Così, giusto per ricordarlo.

Cibo e religione

17 Settembre 2013

Come ricorderete a giugno ho pianificato un viaggio in India a cavallo di Capodanno. A luglio mi sono reso conto di non avere più molti amici laggiù e così mi sono iscritto a un sito per Indiani e Indiane; immagino avrei potuto utilizzare OKCupid o Badoo, ma come già detto nessuna delle due piattaforme mi ha mai convinto tanto. La cosa interessante della mia avventura virtuale indiana è che mentre sui due siti di cui sopra dovrei essere io ad andare in giro “a caccia” di ragazze, ho improvvisamente scoperto di essere “preda” di tante trentenni indiane in cerca di marito. Anzi, nella maggior parte dei casi dei relativi genitori, che le presentano e promuovono.

Ovviamente sin dall’inizio ho cestinato queste richieste più interessate al mio portafogli che a me. Ho accettato la richiesta di amicizia di una ragazza delle Mauritius e poi ne ho chiesta una a una ragazza indiana. Visto che anche là si paga per parlare, la prima mi ha rintracciato su Whatsapp, la seconda su Facebook Messenger. Così in queste ultime settimane, nei momenti liberi, ho scritto alle mie due nuove corrispondenti. La prima mi ha aiutato a capire la cultura Hindu; la seconda in quanto Indiana mi sta illuminando sulla vita quotidiana dalle sue parti. La cosa interessante è che essendo lei Cristiana ha un occhio piuttosto critico rispetto ad altri Indiani.

D’altra parte gli argomenti più discussi in queste settimane con le due ragazze sono proprio religione e cibo. Il che per me è strano, visto che in Italia siamo tutti abbastanza secolarizzati da non ritenere la religione un argomento cruciale delle nostre vite e diamo per scontato il (buon) cibo come parte costituente della nostra cultura. Per le mie corrispondenti invece i due aspetti sono strettamente legati, soprattutto per la ragazza Hindu, che addirittura è arrivata a chiedermi di non mangiare carne di vitello o di maiale con un piglio da Testimone di Geova; per l’altra il cibo è invece un argomento molto delicato, visto che a occhio potrebbe essere anoressica.

Proprio oggi ho scambiato qualche parola con una terza ragazza, un’Indiana che vive a Roma; il che è divertente, però si allontana un po’ dall’intento originale di conoscere persone in India. Peraltro visto che il tempo libero è poco, non è difficile immaginare che con quest’ultima la cosa scemerà man mano che finirà l’estate e si tornerà agli intensi ritmi lavorativi invernali che non lasciano spazio nemmeno alla notte. Se vi state chiedendo se l’obiettivo è andare in India a Capodanno e avere la certezza di tornare con tanti cuoricini sulla testa la risposta è no, non serve vedere Catfish su MTV o leggere assurde storie giapponesi per stare calmo rispetto agli innamoramenti esotici.