Salami appesi, gnocchi alla sorrentina e fidanzate curiose
31 Luglio 2014L’anno scorso mi auto-descrivevo intento “a calarmi imbracato come un salame da un dirupo” riferendomi alla più assurda tra le “sfide” dell’evento aziendale outdoor. Mi lamentavo un po’ del senso esasperato di competizione di questo tipo di eventi e del bullismo di chi è più allenato, domandandomi quali sarebbero state le (dis)avventure aziendali successive. Poi luglio è arrivato di nuovo ed eccomi alle prese con canyioning, aka cammina e tuffati e nuota in un fiume e poi ogni tanto salta nel vuoto. Oppure (scelta fatta da me) calati con la corda: quindi alla fine la stessa esperienza dello scorso anno ma moltiplicata per 5 volte, con le cascatelle d’acqua a prenderti a schiaffi faccia e corpo.
Per fortuna il weekend sul Lago di Garda è stato anche fatto di momenti più interessanti e divertenti e quindi come sempre ne serverò un buon ricordo: non sono rancoroso con chi cerca di uccidermi ogni X mesi, in fin dei conti è bello passare un weekend diverso invece di stramazzare sul divano come avviene dopo molte settimane lavorative. Cosa comunque piuttosto rara nell’ultimo periodo: da quando Eva è arrivata in Italia abbiamo cercato di passare più weekend possibili insieme, in giro per l’Italia. Tra gli altri uno da soli a Napoli, l’altro con la famiglia a Padova e Venezia: esperienze molto diverse sia in termini di contenuti (città sconosciuta vs. città ben note) che “organizzativi”.
Il weekend a Napoli è stato bello perché la città è affascinante e culturalmente ricca di spunti. Ero passato per le strade principali ormai molti anni fa, ma non l’avevo mai visitata seriamente: invece è una sorpresa assolutamente godibile per un turista, anche italiano. Poi nel caso di Eva penso che gli spunti fossero molti: il Museo archeologico, con centinaia di opere d’arte recuperate negli scavi di Pompei, oppure il Palazzo Reale con i suo dettagli sorprendenti e sfarzosi, ma anche la meno conosciuta Cattedrale, sono posti sorprendenti. Unica nota negativa la continua richiesta di denaro da parte di chiunque (anche insospettabili) unita a qualche tentativo di troppo di fregare i turisti.
L’esperienza a Padova e Venezia è stata diversa: il focus principale è stata la festa del Redentore, che è sicuramente una bella occasione per vedere una città molto animata dai suoi stessi cittadini, ma non sono mancate altre idee per la mia fidanzata curiosa. Padova in particolare è pur sempre la città in cui ho vissuto di più dopo Tiriolo e ho cercato di trasmetterle l’entusiasmo per i dettagli di una città tanto viva culturalmente quanto spenta lavorativamente. Il weekend ha poi avuto una coda in giro per il Nord Italia grazie alla disponibilità della mia famiglia e noi due siamo riusciti a spendere qualche ora insieme anche a Sondrio e Torino, città in cui realisticamente torneremo ancora insieme.
In generale, è stato un luglio piuttosto intenso, grazie a questi weekend “diversi” e visti anche gli alti e bassi sul lavoro nell’ambito del progetto “ingombrante” in cui sarò coinvolto ancora per un po’, oltre che per le infinite gare che dragano tempo e portano stress (ma solo saltuariamente risultati). La principale sensazione che porto a casa non è certo la nausea per il weekend di lavoro in muta quanto la soddisfazione di aver visto gli occhi di Eva illuminarsi guardando le tante bellezze del nostro Paese. Non vedo l’ora di poter viaggiare ancora insieme a lei, magari in giro per l’Europa, dove le bellezze artistiche, culturali e naturali non mancano. Mi mancava una complice, ecco una persona con cui viaggiare.