Il matrimonio di mia sorella
30 Agosto 2015Sono stanco ma provo ad appuntare le mie emozioni perché so che questo giorno rimarrà impresso per sempre nella mia mente, ma le sfumature si affievoliranno. Oggi mia sorella si è sposata e questo sta cambiando e cambierà tutte le nostre vite, poco o tanto, per sempre. Non c’è un altro rito di passaggio altrettanto carico di significati nelle nostre vite da esseri “normali”: magari per i Vip ci saranno altre situazioni e altri passaggi rilevanti, ma nel nostro piccolo mondo probabilmente la soglia varcata da mia sorella è quella più importante.
La giornata è stata deliziosa, con un caldo non troppo opprimente nonostante si stia parlando di agosto nella laguna di Venezia. Tutto è stato organizzato alla perfezione da mia sorella, che ha sfoggiato una verve manageriale notevole negli scorsi mesi passati tra Giappone e Italia. Io ho fatto da testimone per il marito (fa strano dirlo) e la sorella di quest’ultimo lo ha fatto alla mia; un incrocio curioso, che però ha fatto sì che al tavolo degli sposi poi le nostre famiglie fossero più unite che mai. In qualche modo ora posso dire di avere dei parenti friulani anch’io!
Ci sono stati dei momenti emozionanti: uno su tutti, come nei film, l’ingresso della sposa in chiesa a braccetto con mio padre. Il che è meravigliosamente irrazionale, visto che ero con lei fino a pochi minuti prima e l’atmosfera del matrimonio in generale era piuttosto rilassata: merito forse anche del rito misto che non ha affogato lo sposalizio nell’ambito di una lunga messa cattolica, ma ne ha estratto l’essenziale e l’ha proposto alla novantina di persone presenti in chiesa. Ottima anche l’idea di un pranzo a pochi passi, per evitare lo stress degli spostamenti.
La mia famiglia è piuttosto piccola, quindi eravamo veramente pochi rispetto a tutti gli invitati presenti, che per la stragrande maggioranza erano amici o colleghi di mia sorella. Lei è decisamente meno timida di me e la simpatia enorme che tutti le dimostravano ha fatto intuire che negli anni sia riuscita a costruire relazioni importanti con persone di taglio molto differente. Anche la sua nuova famiglia allargata è sembrata molto affettuosa: d’altronde molti di loro la conoscono da una quindicina di anni di fidanzamento ed è evidente che si sia sempre fatta amare.
Come era avvenuto per il weekend del Dottorato, sarebbe bello se giornate così si ripetessero più spesso. Non per vedere i miei genitori super-eleganti, ovviamente, ma per scorgere nei loro occhi la gioia e persino un piccolo sentimento di relax, di evasione da anni difficili e intensi. Auguro ogni bene alla mia sorellina e a suo marito (sempre più strano dirlo), che hanno avuto il coraggio di sposarsi nonostante siano come molti giovani italiani sempre stritolati dall’instabilità lavorativa e dallo stress per il futuro. Una piccola, nuova e bella famiglia è nata.