Odio le mance
30 Aprile 2016Se c’è una cosa che non sopporto quando viaggio, è il dover capire come/quando dare le mance. Ristoranti, hotel, NCC, guide turistiche: ogni volta è un terno al lotto capire cosa si aspetta lo staff. Online si sprecano le guide sui luoghi dove NON lasciare la mancia: segno forse che non sono l’unico a disagio. Non è questione di tirchieria: sono davvero in difficoltà a capire qual è il valore di denaro all’estero e ad esempio l’ultima volta in India nemmeno una mancia da 500 rupie è sembrata apprezzata.
In alcuni Paesi del mondo anche altri personaggi son lì con la manina tesa: benzinai, guarda-scarpe, parcheggiatori. Negli Stati Uniti la mancia nei ristoranti è talmente strutturale che quando è uscita la notizia delle prime catene senza mance, si sono sprecati in Rete i commenti super-positivi. Io ammetto che in tempi di carte di credito ho anche difficoltà a capire quanto dare: le monete probabilmente sembrano poco, le banconote da 5/10€ in alcuni contesti fanno cafone e sono smisurate rispetto al corrispettivo.
In Italia di solito penso che abbia poco senso la voce “coperto” al ristorante; preferirei una voce “servizio” chiara e predeterminata o ancora meglio nessuna voce, spalmando il costo del servizio direttamente sui piatti (cosa che peraltro in parte avviene comunque). Ai tassisti lascio qualcosa quando se lo meritano o quando pago con la carta di credito, visto che mi fanno sentire in colpa. Poi probabilmente ci saranno altri contesti in cui gli interlocutori si aspettano “qualcosa” e io non me ne rendo conto. Che figure.
In Italia non siamo proprio abituati ad elargire mance 🙂