Se penso a un momento in cui la mia vita è cambiata, è in una pausa pranzo spesa negli uffici del mio Cliente a Genova. Al telefono, per cercare di spendere qualche centinaio di migliaia di miglia in scadenza quel giorno, il 30 giugno 2013. Un viaggio in Repubblica Ceca per me e il resto della famiglia, un viaggio a New York in solitaria, il viaggio di ritorno a Natale in Calabria e poi altre 80.000 miglia residue. Un’idea maturata in pochi secondi: tornare in India dopo quasi 11 anni dall’ultima volta.

Da quel giugno 2013 è partito un ciclo concluso a giugno 2018, col trasferimento a Pero. In mezzo, un vero e proprio cambio di vita guidato probabilmente dalla mia piccola anima gemella Eva. Mi ha cambiato la vita in meglio sin da quando ci siamo “incontrati” esattamente cinque anni fa; penso sia cambiata profondamente anche la sua, visto il coraggio di trasferirsi in Italia per me, sposarmi e regalarmi Margherita. Un vero ciclone di positività pur in mezzo a tante sfide complesse.

Questo vento di novità ha travolto un po’ tutta la mia famiglia. Ricordo in quel viaggio a New York le ore passate al telefono per trovare un lavoro per il fidanzato di mia sorella; indirettamente spero di aver contribuito alla decisione di sposarsi un anno dopo e avere poi una figlia. I miei genitori in 2 anni e mezzo hanno vissuto insieme a noi 2 matrimoni e 2 nascite delle bimbe. E il turbinio non si è certo fermato: magari arriveranno altri bimbi ad allietare la nostra ex-micro famiglia.

In questi cinque anni ho anche cambiato lavoro, o quantomeno società/posizione pur rimanendo all’interno dello stesso Gruppo. Probabilmente l’ambito lavorativo rimane l’aspetto oscuro di tutta la vicenda, ma forse il senso di deprivazione relativa è comunque diminuito grazie al miglioramento della vita privata. Avrei potuto cambiare società già in quei tempi di Genova e “fare carriera”, ma forse ero davvero troppo impegnato a pensare al mio futuro con Eva.

Ipotizzando che ora stia partendo un nuovo ciclo, sarebbe bello dimostrare che la regola dei 35 anni è sbagliata, che sono ancora in tempo per ri-concentrarmi sul lavoro e trovare un migliore equilibrio anche lì. Nel frattempo anche se cambiassi di nuovo residenza o diventassi nuovamente padre, saprei che Eva è la co-protagonista di un film che non è più solo il mio, ma che ormai è quello di una nuova famiglia nemmeno immaginata in quel giorno di giugno di cinque anni fa.



One Comment to “Cambiare vita in cinque anni”

  1. Pingback dall’articolo » Dieci anni dopo l’incidente di Roma | Luglio 16th, 2019 at 22:02

    […] Più di una volta, negli anni successivi all’incidente, ho utilizzato questa data per un checkpoint sulla mia vita, personale e professionale. Nell’arco dei dieci anni ho vissuto qualche momento molto difficile, ma anche la grande rivoluzione dei 5 anni. Quindi il bilancio è positivo, soprattutto grazie alla mia nuova famiglia, che in quel “tragico” giorno non avrei potuto nemmeno sognare. Sì, la carriera è andata a farsi benedire ma tutto sommato va bene così, ora l’importante è trovare un nuovo equilibrio che ci faccia stare sereni. […]

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