Il problema della serata: continua il dolore all’alluce destro, un giovane amico del Niji-Kan mi ha raccontato qualche aspetto della sue esperienza e temo di avere problemi simili ai suoi, con tanto di prevedibile operazione…

Visto che un altro giorno è iniziato e dovrebbe esser l’ultimo con la flat ne approfitto per scrivere ulteriori 2 righe sui temi degli scorsi giorni…

I miei genitori si sono sposati nel giugno ’77: mio padre aveva dunque 24 anni appena compiuti e mia madre 24 e mezzo. Cioè la mia età tra qualche mese. Ma ovviamente “ex sposato” mi sembra un’ipotesi surreale. Ancor più pensare che mio padre mi ha visto nascere un anno e mezzo dopo, quindi all’età di 25 anni e mezzo. Inquietante pensarmi tra meno di 2 anni con un Giuseppe Jr. tra le braccia…

Eppure molti mi fanno notare come fino a qualche decennio fa, a 20 anni si era adulti. Le donne magari avevano già un paio di figli, gli uomini lavoravano full time. Oggi ovviamente molti si laureano, quindi l’età si sposta in avanti. Ma mi rendo conto che le mie coetanee che stanno per sposarsi o l’hanno già fatto mi terrorizzano.

Forse è un problema di “traguardi”… Il mio “traguardo” a brevissimo è “fare una famiglia”? No, assolutamente. Tuttavia, farei fatica a capire quale potrebbe essere. Ho aspirazioni? Sì, no, boh… In ufficio la battutona più diffusa è diventata “Che vuoi fare da grande?” con tanto di mia risposta diplomatica “Non penso di rimanere qui oltre agosto”, tanto per essere buoni e non dire cosa penso davvero del lavoro che sto facendo…

L’altro giorno ho raccontato al mio fido assistente la storia di Monfiana, almeno quella prima di incontrare me: è rimasto incredulo, perché gli spiegavo quanto lei fosse brava a scuola, che avrebbe voluto fare l’università e si è ritrovata sposata etcetera. E Monfiana si è sposata molti anni fa.

La prima a sposarsi del ’78, tra le mie conoscenti, fu Maria. Era una mia compagna alle scuole medie, ed ovviamente avevo avuto una mezza cotta, probabilmente colpito dal suo seno matronale (a 12 – 13 anni… ). Mentre assistevo casualmente al suo matrimonio, sussurravo tra me e me “Ma chi te l’ha fatto fare?” riferendomi alla sua scelta di sposarsi (avrà avuto 20 anni). Anche lei brava a scuola, comunque sarebbe potuta andare avanti negli studi o trovare un lavoro, ma perché voler fare la casalinga full time a 20 anni?

OK, spostiamo di 5 o 6 anni il punto, fin dopo la laurea. Ma cosa cambia? Sposarsi a 19 anni o a 24 non è la stessa cosa? E sposarsi a 30, in cosa è diverso? Cosa cambia in noi, oltre all’aspetto fisico?

Son curioso di rivedere l’album sul matrimonio dei miei: son sicuro che rimarrò scioccato, perché per la prima volta li vedrò come coetanei… Così come rimango sconvolto guardando alcune starlette e pensando “ma sono ragazzine”.

Sto crescendo… Ma poco, e male.



2 Comments to “Spostiamo in avanti la lente”

  1. Pingback dall'articolo » Dopo una settimana in Calabria… | Agosto 13th, 2002 at 22:02

    […] ho incontrato una ragazza riccia, paffutella, in un ipermercato sulla costa. Probabilmente era Maria, la prima ragazza mia coetanea che ho visto sposare a Tiriolo: non saprò mai se fosse davvero lei, forse guardandomi anche lei si sarà chiesta se il tipo in shorts fossi io. […]

  2. Pingback dall'articolo » Saluti dall'India | Settembre 21st, 2002 at 09:35

    […] si sta a piedi scalzi, cosa che mi piace poco per i miei noti problemi…

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