Pensieri alterni

24 Ottobre 2002

Scritto la notte tra il 23 e il 24 ottobre

Notte strana questa… I miei pensieri si alternano tra Karen in veste di rappresentante di tutto ciò che perderò lasciando Auroville e gli inquietanti calcoli mentali a proposito dell’ultima follia che voglio tentare con la mia ditticella…

Anche le sensazioni si alternano… Qualche secondo di ottimismo a proposito dell'”affare” si alterna alla tristezza dei ricordi aurovilliani , una strisciante angoscia a proposito dell’investimento (dove trovo i soldi? ) si confronta con il sorriso che destano le persone conosciute quaggi…

Cosà mentre cerco di riflettere sulla strategia migliore per arruolare partner nell’iniziativa economica, mi rispondo su quello che vorrei dire a Karen , mentre mi viene in mente l’austera Anneka sorgono dei dubbi sulla serietà  di personaggi conosciuti negli scorsi anni in ambito lavorativo…

Andiamo con ordine: che dico a Karen? Dovrei dirle qualcosa? Potrei dirle che le voglio bene , ma che utilità  avrebbe? Magari potrebbe rovinare le cose… D’altra parte ho voluto bene a tante persone in vita mia, ma non l’ho mai detto loro… Altro dubbio: cosa regalo ad Elisa, Celeste, Karen, mia madre? Altro giro: investire subito e poi cercare di rientrare vendendo servizi ai partner o cercare i “clienti” e poi avviare il tutto? Altra co(r)sa: come lascio Auroville per arrivare all’aeroporto, domenica notte? Insomma: niente da fare, l’ordine non lo trovo e i problemi, piccoli o grandi che siano, continuano a girarmi in testa da qualche giorno ormai. Stasera stanno correndo ancora più veloci del solito, come a reclamare le soluzioni che non so dare…

A volte si dice “Vorrei addormentarmi e svegliare il giorno xyz, quando tutto sarà  finito”… Ma se dovessi dire qualcosa di simile ora, quando vorrei “svegliarmi” per scoprire come sono andate le cose? Meglio dormire o affrontare il tutto? Meglio eliminare variabili per semplificare il tutto o affrontare il calderone “di petto”?



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