Scopro che l’ultimo post quaggi è del 29 ottobre, esattamente 2 settimane fa. Ma come? Passato così tempo? Strano a dirsi: ci sono mie tracce sul Web ovunque, non posso certo negare di aver avuto occasione di aggiornare la Cuccia. Banalmente, non l’ho voluto fare.

Mi rattrista alquanto star qui a scrivere delle mie sventure: preferisco risparmiare i pochi lettori. Chi è follemente interessato, ovviamente, sa che può contattarmi privatamente. Si promettono resoconti dettagliati. Qui in questo periodo così piatto viene naturale scrivere a fine settimana, per tracciare un resoconto dell’ennesimo periodo bruciato.

A livello sommario, la settimana scorsa, come avevo anticipato, l’ho passata a fare colloqui tra Milano e Parma. Questa, invece, doveva essere quella delle grandi risposte. Che non sono arrivate. Nessun segnale di vita, infatti, dalle due aziende citate a fine ottobre: peccato, soprattutto, per la Barilla. Era stato un giorno molto fortunato, quello trascorso a Parma: tutto è andato bene, dal mattino alla sera. Sorridevo con Giuggiola al pensiero di scrivere un post positivo sulla Cuccia a proposito di questo giorno che, temo, rimarrà solo nei miei ricordi, senza un seguito.

Non l’ho mai fatto, quel post, perché speravo di farne uno più “definitivo”, positivo, in cui annunciavo la fine di questa situazione demenziale che va avanti da oltre 6 mesi, da quel 5 maggio 2004 in cui avevo paura a ricevere risposte ai miei invii. Questa settimana l’unica risposta che è arrivata, inaspettata e bruciante, è stata di Google. O meglio, di Manpower: dopo tutte le telefonate loro, la “lieta novella” dello stop alla selezione me l’hanno fatta mandare da Manpower, con un’e-mail ciclostilata. Che botta: proprio quello che ci voleva, in una settimana così silenziosa e su cui erano riversate tante attese.

La piccola speranza della settimana era stato un ritorno di fiamma dell’agenzia che mi aveva contattato per il lavoro alle Olimpiadi, ma anche stavolta mi sa che questo nuovo lavoro sta svanendo nel nulla. Rimane la famosa microazienda Internettiana torinese ed un contatto di un collega del Master per un lavoro ancora più tecnico. Non vedo grosse evoluzioni nella mia carriera, insomma.

Stavolta ho solo raccontato, non me la sono pianta addosso. Se non trovo niente entro fine mese prometto post melodrammatici, per la gioia di Giuggiola.



3 Comments to “Volano i giorni ed io rimango immobile”

  1. Treccia | Novembre 12th, 2004 at 21:12

    Caro Ex,

    forza e coraggio!

    La situazione, purtroppo è così per tanti.

    Ricordati che tu hai una cosa importantissima, che non tutti hanno: l’amore di Giuggiola, la vera linfa per proseguire nell’angusto percorso della vita.

  2. ex-xxcz | Novembre 15th, 2004 at 10:06

    Giusta osservazione.

  3. Giuggiola | Novembre 21st, 2004 at 14:22

    Che tu soffra di pessimismo cronico è ormai cosa assodata (“Non vedo grosse evoluzioni nella mia carriera, insomma…”)

    Ma che tu non te ne renda conto, questo è grave!!!!! (“Stavolta ho solo raccontato, non me la sono pianta addosso…”)

    Giuggiolo Ohhhhhhhhhhhh

    Un saluto a Treccia, saggia, opportuna, tanto cara!

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