Si fa presto a dire “consulente”
14 Luglio 2006Un tempo erano i pubblicitari ad avere qualche problema a discutere col mondo i dettagli della loro professione: ora è la maggior parte dei liberi professionisti a doversi arrampicare sugli specchi quando si tratta di spiegare ai propri parenti di cosa ci si occupa. Orde di mamme vagano ad occhi bassi per non incontrare altre sfortunate genitrici di laureati – masterizzati – dottorati che si trincerano dietro etichette da un lato oscure, dall’altro onnicomprensive come “marketer“, “SEO” o “consulente“, buona per tutte le stagioni.
D’altra parte, chi per scelta (vedi il sottoscritto), chi per necessità (vedi i milioni di precari italiani), si è in tanti ad essere consulenti anche dal punto di vista amministrativo, oltre che contenutistico. Nel mio caso, però, è proprio quest’ultimo aspetto il più complicato da esprimere: per questo motivo, mi sono deciso a riepilogare un po’ di attività (pi che di ruoli) svolti negli ultimi dieci anni di lavoro, rigorosamente in ordine alfabetico, in modo da non porre l’accento su quelle più frequenti o su quelle preferite…
- Account management
- Amministrazione e moderazione di comunità virtuali
- Analisi funzionale e raccolta user / business requirements
- Analisi organizzativa e ridisegno di processi aziendali
- Analisi tecnica e redazione specifiche tecnico – funzionali
- Coordinamento della sicurezza di eventi
- Copywriting e Webediting
- Disegno e realizzazione di basi di dati relazionali
- Gestione di team di sviluppo applicativi
- Organizzazione di eventi musicali
- Partnership building
- PMO
- Pianificazione e negoziazione di campagne sui Media
- Preparazione di guide per gli utenti e test case per le fasi di test
- Produzione reportistica e cruscotti di controllo per l’Alta Direzione
- Redazione di articoli ed R&D
- Supporto alla gestione delle Risorse Umane e delle Relazioni sindacali
- Webmarketing ed Interactive marketing
- Webdesign e Webmastering
A dire il vero, ci sono molte altre attività di cui ho volontariamente “dimenticato” di scrivere. Come è facile immaginare, sarebbe difficile provare a scrivere di queste attività su un curriculum o discuterne con un potenziale cliente / datore di lavoro: forse questo è il motivo per cui alla fine si dice “consulente” e si pensa che questo basti ed avanzi. Chissà quali altre attività svolgerò nei prossimi anni: chissà cosa scriverò sulla mia carta d’identità al posto di “consulente aziendale”.
# Account management
ce l’ho
# Amministrazione e moderazione di comunità virtuali
ce l’ho
# Analisi funzionale e raccolta user / business requirements
ce l’ho
# Analisi organizzativa e ridisegno di processi aziendali
ce l’ho
# Analisi tecnica e redazione specifiche tecnico – funzionali
ce l’ho…
oh, ma quanti tuttologi saremo in italia? vuoi vedere che quel famoso milione di posti di lavoro lo stiamo facendo tutto metà io e metà te?
porcaloca 🙂
ps. geomarketing e industrial marketing niente? definizione API? program management? Studio di fattibilità su progetti btl? dai, che se ci pensi ne tiri fuori ancora…
Uhm, sì ho fatto qualcosina anche nei campi che citi, industrial marketing escluso. Temo tu abbia ragione, però sarebbe carino anche ricevere i proventi di cotanto sforzo… 😀
Bravissimo! Se non ti sapessi già imnpegnato in una “più che affettuosa amicizia” ti chiederei di uscire con me… Una di queste sere!
Quanto è simpatica, Signora Giuggiola…