Sono sul Treno dell’Arcobaleno, alias il mezzo che in queste calde domeniche estive riporta a casa i bergamaschi in partenza da Ventimiglia e dalle successive fermate liguri. Un viaggio infinito, visto che il treno parte alle 18 e qualcosa da Ventimiglia ed arriva sistematicamente in ritardo a Bergamo a mezzanotte e qualcosa. Sei ore per attraversare il Nord Italia dal suo punto più estremo ad Ovest alla bella città  orobica.

In realtà  il mio viaggio è iniziato due ulteriori ore prima, quando alle 16 sono partito da Nizza: ulteriore sbattimento (8 ore di treno totali!), però ne è valsa la pena. Nonostante l’amaro addio di qualche anno fa, non riesco ad odiare questa città : continuo ad essere convinto che sia una delle migliore mete europee per chi voglia rilassarsi al mare. Contrariamente ad altre città  concorrenti, tra l’altro, Nizza offre spunti culturalmente rilevanti anche per chi ama pi l’arte che le spiagge.

Spiagge che, tra l’altro, sono sempre più curate: non solo quelle private, quasi tutte con ristorante e materiale nuovo, ma anche quelle pubbliche, che presentano un sacco di informazioni utili per chi vuole accedervi liberamente, con la sicurezza di un bagnino gratuito e piccoli servizi essenziali come le docce. Tutto ciò gratuitamente e liberamente ottenibile da chiunque, in qualsiasi periodo dell’anno.

La prossima settimana, invece, sperimenterò per la prima volta in vita mia le coste liguri: spero siano all’altezza delle loro concorrenti delle Costa Azzurra. In ogni caso, spero di avere la possibilità  di tornare a Nizza anche il prossimo anno: almeno una volta l’anno, mi piacerebbe mantenere questa piccola tradizione. Se non altro, per fare la classica mangiata di cozze e patatine



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