Web 2.0 a fasi alterne

14 Giugno 2007

I lettori della Cuccia che dal 2004 ad oggi hanno seguito i miei giri per l’Italia, sanno che nel bene e nel male mi sono ormai adagiato a lavorare per il Grande Gruppo di Consulenza italiano che, nato con finalità strettamente informatiche, ormai contiene anche aziende come quella presso la quale lavoro io, che in realtà si occupa di consulenza strategica di alta direzione. In questa dualità sta il motivo per cui continuo a frequentare questa simpatica combriccola: seguo aspetti di business nel lavoro quotidiano, ma ho sempre la possibilità di confrontarmi con gli ottimi professionisti del Gruppo, che rappresentano una punta di diamante nella tecnologia italiana.

Il momento massimo in cui questo confronto può avvenire cade solitamente tra giugno e luglio, quando tutti i consulenti, gli sviluppatori, i creativi ed i tecnologi del Gruppo vengono invitati in un consesso in cui teoricamente bisognerebbe ascoltare i collaboratori che hanno esperienze e/o prospettive più brillanti. Peccato che, in realtà, gli interventi vengano assegnati con un vero e proprio Manuale Cencelli, in base al peso di ogni società e dei suoi manager, i quali diventano improvvisamente relatori di presentazioni preparate da terzi, delle quali conoscono poco o nulla. Gli autori delle presentazioni, invece, siedono in prima fila con la faccia imbronciata e sussultano diabolicamente ad ogni richiesta del pubblico cui il relatore di turno risponde con frasi evasive.

Quest’anno le cose sembrano andare in maniera diversa. Effettivamente nei mesi trascorsi dal consesso 2006 (tra l’altro su una sola sede, quindi con migliaia di persone presenti), il Gruppo ha preso una via ben chiara: tutte le attività pubbliche ed interne hanno iniziato a ruotare intorno al fantasmagorico concetto di Web 2.0. Persino i top manager delle aziende del Gruppo sono stati opportunamente evangelizzati sull’argomento da parte di santoni d’Oltreoceano nei loro incontri di condivisione: senza fuga per nessuna società (persino per quelli che si occupano di contabilità?), questo deve diventare il nuovo verbo del Gruppo.

Coerentemente con questa nuova ispirazione, il Gruppo ha aperto un blog pubblico, facendo tutti gli errori possibili: ad esempio, tutti gli interventi vengono pubblicati anonimi, un fatto abbastanza grave persino nel Web di 10 anni fa. Il blog viene aperto su WordPress.com ed aggiornato con ritmi sonnolenti, ma nessun collaboratore dell’azienda lo sa, visto che l’iniziativa non viene linkata da nessuna parte. Io lo scopro per caso in una delle mie solite notti in Rete e rimango leggermente perplesso. Dallo stile dei post, intuisco che tra gli autori c’è un dipendente di una società informatica del Gruppo, che ovviamente continua a mantenere il suo blog personale.

Passa qualche settimana ed ecco tornare di moda l’incontro annuale: nonostante il forum sull’Intranet dedicato a questo evento sia rimasto completamente vuoto (!) sin dall’apertura 6 mesi prima, i nostri amici ci riprovano. Aprono un blog dedicato all’evento su un server inconfutabilmente dedicato ai blog del Gruppo (ma allora sorge il dubbio del perché quello ufficiale lo abbiano aperto su WordPress.com): chiunque ha qualcosa da raccontare al prossimo incontro annuale (stavolta diviso su due sedi), può lasciare un commento su uno dei post dedicati ai macrotemi individuati dal top management.

Rimugino un po’ di giorni ed alla data di scadenza del call for proposal mi lancio in un commento ispirato, proprio nel post dedicato al Web 2.0 (gli altri erano di carattere più tecnico): proverò a condividere un po’ di idee su come applicare questo framework teorico a banche, assicurazioni e soggetti finance vari. Cerco di essere chiaro, eventualmente un po’ troppo esaltato (tanto per adeguarmi al clima del Gruppo sul tema), ma oggettivo. Passa qualche ora, e degli anonimi (ci risiamo) mi forwardano l’e-mail di approvazione generata da WordPress, promettendomi che prenderanno in seria considerazione la proposta. Il mio commento effettivamente rimane in attesa di moderazione, quindi sono l’unico che può continuare a vederlo.

Riprovo nei giorni successivi ad accedere al server dei blog, ma spesso l’accesso viene rifiutato. Quando finalmente ci riesco, scopro che il commento è stato cancellato. Ci rimango un po’ male, visto che il feedback promesso non c’è stato ed i 3-4 interventi proposti nei vari topic sono dello stesso grado di approfondimento. Fa nulla: appena vedrò i top manager della mia società, comunque, mi riprometto di parlare con loro del trattamento ricevuto. Senza rabbia, ma con tanta perplessità su queste mani lunghe che agiscono nell’ombra: alla faccia del knowledge sharing e delle altre belle parole spese a proposito di Web 2.0.

Ieri ricevo una chiamata allarmate di uno dei top manager di cui sopra: mi rimprovera bonariamente di aver inserito una proposta di intervento senza averlo avvisato. Colgo l’occasione per girare a lui ed al suo socio il mio abstract, ma non scrivo nulla sull’esito, visto che nessuna comunicazione ufficiale ho ricevuto. Confermo l’idea di parlargliene dal vivo ed effettivamente oggi quest’occasione arriva.

Il partner in questione arriva a Bergamo trafelato, raccontandomi che la figlia (…) del Presidente del Gruppo sta seguendo direttamente l’organizzazione dell’evento ed è stata proprio lei a segnalargli il mio intervento sul blog, in seguito al rifiuto del partner stesso di presentare noiosi interventi tecnico-informatici (campo di cui noi sappiamo decisamente poco). Il partner coglie la palla al balzo sapendo l’interesse della sacra famiglia dirigenziale per ‘sto maledetto Web 2.0 e così recupera il commento che gli ho spedito via e-mail, lo tagliuzza, vi aggiunge qualche riga in più, modifica il titolo e poi lo rimanda indietro al super-empireo manageriale del Gruppo come proposta della società in base al Cencelli di Gruppo.

Alla fine di tutta questa girandola, ora sono in attesa di una comunicazione, stavolta spero veramente ufficiale, per capire se preparare o meno la presentazione in questione. La quale so già verrà ampiamente rimaneggiata dai miei amici dirigenti della società, che ovviamente diventeranno co-relatori su un argomento che non conoscono nemmeno di striscio. Il mio commento ormai è andato perso ed una sua versione edulcorata potrebbe diventare la panacea alla scarsità di spunti di un’intera società, incapace di narrare persino alle società gemelle cosa sa fare. Se e quando l’intervento verrà tenuto, ovviamente vi racconterò la seconda parte di questa storia…



12 Comments to “Web 2.0 a fasi alterne”

  1. Parolina | Giugno 17th, 2007 at 17:01

    Ti ho linkato sul mio blog che non legge nessuno, e ho commentato. Pensi che questa totale incapacità  di comprendere il fenomeno finirà  per impattare sul lavoro tuo e degli altri consulenti, nel senso che una volta chiamati a parlare di Web 2.0 sarete costretti a pensarne quel che ne pensa la tua società ? No perché altrimenti non la proporrò mai a nessuno dei miei clienti per una consulenza.
    A parte questo, credo che il principale ostacolo alla comprensione del senso e del valore che può avere la condivisione di opinioni e conoscenza su un blog interno, o la creazione di un blog corporate, sia la paura fottuta di chi “comanda” di perdere anche un briciolo della propria posizione gerarchica. E’ un nuovo Schema di Pensiero che in barba alle decine di incontri e corsi sull’innovazione che sicuramente verranno propinati al top management non può entrare in testa a meno che non ci si senta sicuri, non si sia capaci di credere in quel che si fa a prescindere dal distintivo e dal grado che si porta sulla giacchetta.

    Scusa l’assenza di punteggiatura ma non mi funziona bene la virgola.

  2. ex-xxcz | Giugno 17th, 2007 at 17:29

    Ciao Parolina,

    grazie del link ed in bocca al lupo per il tuo nuovo blog.

    Mi fa piacere che ti sia sorbita tutta la storiella perché, al di là , della vicenda in sé, rappresenta come scrivi sul tuo blog un cattivo esempio da parte di chi è (profumatamente) pagato per dare il massimo delle migliori esperienze disponibili sul mercato.

    Vedremo gli sviluppi…

  3. Santaram | Giugno 18th, 2007 at 10:55

    Very nice article

  4. ex-xxcz | Giugno 18th, 2007 at 11:29

    Non ho veramente capito se questo è un commento spammoso o meno… 😕

  5. Parolina | Giugno 19th, 2007 at 16:14

    Eh
    hai visto oggi che fine ha fatto il dipendente blogger della Dell che dava consigli su come risparmiare negli acquisti

    http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2022000

    Mi sa che in buona parte le società  di mega consulenza finiscono per presentare quel che le mega aziende si aspettano; a poca comprensione del fenomeno si risponde con poca comprensione del fenomeno, si fa magari anche un blogghetto aziendale e poi si va a dormire contenti.

    PS Non ho scovato il wordpress, ho cercato con i nomi di tutte le società  grandi che conosco, ma evidentemente mi sono persa la tua 🙂

  6. ex-xxcz | Giugno 19th, 2007 at 16:51

    Sà, penso che tu abbia espresso un concetto importante e che cercherò di sfatare nel corso della mia presentazione, nel frattempo confermata dal top management di Gruppo.

    A quel punto sarò curioso di vedere se la mia proposta “provocatoria” verrà  rimaneggiata dai manager della mia società  o arriverà  integra “al piano superiore”… 😉

  7. Annarella | Giugno 27th, 2007 at 15:21

    L’unica cosa che posso dirti è: non ti crucciare, per il massimo consesso annuo estivo funzia cosà.
    So don’t worry e buona presentazione 😀
    Una cosa sola: per chi è dentro è riconoscibile il tutto 😉

  8. ex-xxcz | Giugno 27th, 2007 at 15:28

    Bene… Allora visto che sei della partita, domani ti aspetto alla presentazione. 🙂

  9. Giuggiola | Giugno 30th, 2007 at 17:29

    E il ragazzo alla presentazione ha fatto la sua bella figura!!!!!!!

  10. ex-xxcz | Giugno 30th, 2007 at 17:36

    Chissà se alla fine Annarella l’ha vista?

  11. Pingback dall'articolo » Buoni propositi aziendali | Luglio 1st, 2007 at 16:15

    […] riprendermi dal famoso evento del 28 giugno di cui avevo ampiamente scritto a causa dei problemi riscontrati nel cercare di proporre una mia idea. […]

  12. ex-xxcz | Luglio 1st, 2007 at 19:40

    Ecco il post in cui racconto com’è andata a finire

Leave a Comment