Avevo aperto l’anno esultando per l’ottenimento dello status MilleMiglia Freccia Alata Plus. Oggi che l’anno sta finendo, incrocio le dita per poter ottenere almeno lo status Freccia Alata. Manca ancora qualche migliaio di miglia, che spero di ottenere da qui a pochi giorni: non raggiungere nemmeno questo status sarebbe una beffa. Come scrivevo allora, mi priverebbe di quei piccoli servizi che rendono decente la vita in aeroporto, lounge e priorità varie in primis. Il punto è che nel 2010, ho viaggiato molto di gran lunga in più col treno (quasi tutte le settimane, più volte) che con l’aereo. Guardando solo i viaggi censiti nella mia area personale sul sito Trenitalia, chiuderò l’anno con più di 30.000 km percorsi. Ci sono in mezzo tanti InterCityNotte tra Milano e Reggio Emilia, un bel po’ di Regionali e diversi EurostarCity sullo stesso asse e pochi viaggi in AltaVelocità: si contano sulle dita di una mano.

I viaggi sono censiti grazie all’utilizzo di CartaFreccia, la carta fedeltà di Trenitalia che ha preso il posto di CartaViaggio (a sua volta sostituta dell’InterCity Card). In questo anno i viaggi succitati mi hanno fatto guadagnare circa 170.000 punti, che aggiunti a quelli delle iniziative promozionali portano il totale a oltre 200.000 punti. Di questi, 100.000 sono serviti per conquistare lo stato “Gold”. Come avviene con la sorellastra dorata dell’Alitalia, anche in questo caso potrò (l’ho appena ottenuto) accedere alle lounge della compagnia ferroviaria, fino alle fine del prossimo anno solare. Sono stato nei giorni scorsi in quella di Milano Centrale per ripararmi dal freddo e ho trovato un ambiente curato, anche se ritengo delirante l’idea di ospitare il FrecciaClub all’interno di un cubo di plexiglass. Se vogliono offrire un servizio “vip”, devono sapere che la discrezione è la prima qualità ricercata.

Per il resto, il programma non offre grandi spunti. Le convenzioni sono piuttosto modeste e da pochi mesi esiste una carta di credito cobranded emessa da UniCredit Family Financing. Il problema è che il catalogo prodotti è a dir poco imbarazzante e relativamente “caro” rispetto allo sbattimento necessario per accumulare i punti in questione, ancor più delle miglia aeree. I premi ferroviari un tempo erano interessanti, ora hanno soglie abbastanza alte rispetto ai servizi che è possibile richiedere. Quindi i miei punti restano lì, rigorosamente non trasferibili a terzi, sapendo che, da regolamento, scadranno alla fine del 2010. La cosa è quantomeno bizzarra, visto che tutt’ora i punti vengono emessi con validità a 18 mesi. Capisco che scada il regolamento promozionale in corso da ormai parecchi anni, ma spero vivamente che a inizio 2011 parta una raccolta che permetta di non buttarli via.

Sono comunque molto contento che esista un programma di fidelizzazione di Trenitalia, anche se sarebbe meglio fosse leader di una coalition come avviene in Francia con SNCF/S’miles. Spero che anche le nuove raccolte permettano di accumulare punti su Regionali e similari. Già oggi i treni veloci regalano più punti (cfr. promozioni o “punti verdi”), ma se fossero solo quelli a distribuirli il programma perderebbe molto mordente. D’altronde, fin quando gli orari ferroviari saranno così deliranti, la scelta del treno sarà legata più al primo-treno-in-partenza-qualunque-esso-sia più che a scelte loyalty-driven. Qualcuno ipotizza che l’ingresso di NTV sul mercato possa dare una sterzata ai business di Trenitalia e in generale del Gruppo Ferrovie dello Stato: rimane però la necessità di razionalizzare (di molto) la politica commerciale dell’azienda parastatale e probabilmente ottimizzarne i processi.



2 Comments to “CartaFreccia, la sorellastra ferroviaria di MilleMiglia”

  1. Marco | Dicembre 30th, 2010 at 15:07

    Effettivamente, più che oggetto delle attenzione della divisione marketing strategico, gli utenti di Trenitalia sembrerebbero vittime delle decisioni. Marketing stragistico?

  2. ex-xxcz | Gennaio 7th, 2011 at 11:51

    Come volevasi dimostrare, il Nuovo Regolamento Cartaviaggio non attribuisce più punti ai viaggi sui treni Regionali. In maniera abbastanza incomprensibile, poi, gli Eurostar Italia sono equiparati a InterCity ed Espressi, mentre ES AV e EurostarCity danno il doppio dei punti. I club ora hanno come soglie 3.000 Euro di spesa sulle Frecce per la Carta Oro e 7.500 Euro per la Carta Platino

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