Nella prima parte degli anni Novanta guardavo colpito dai giornali convinto che ogni giorno accadessero eventi storici. Ricordo ancora l’edicola di Piazza Matteotti a Catanzaro e i titoli che rappresentavano una realtà in profondo mutamento a livello nazionale e internazionale. Ex post devo dire che la sensazione era giusta e molti degli eventi di allora hanno effettivamente segnato la vita dei lustri successivi.

Ormai da anni non vedo eventi significativi, ma solo trend di lungo periodo che portano frutti, purtroppo spesso negativi. La crisi economica che ci attanaglia dal 2008 è stato uno stillicidio continuo, ma è difficile ricordare eventi pubblici cui attribuire significatività. Il lento morire della politica nazionale va avanti da anni, senza una notizia-chiave o un giorno di svolta. E così via, in tutti i campi socioeconomici.

La cosa interessante piuttosto è vedere come negli anni abbia visto la mia vita quotidiana impattata dalle notizie di giornali e siti Web. Notizie rilevanti o meno, un tempo lette distrattamente, nel tempo sono diventate realtà vivide, a livello personale o ancor più lavorativo. Leggi, eventi, situazioni pubbliche che in qualche modo mi hanno coinvolto, hanno lasciato segno nel quotidiano, a volte profondo.

L’esempio tipico nell’anno che si chiude oggi sono stati gli annunci progressivi (spesso ma non sempre tramutati in leggi) del Governo: ad esempio, nuove tasse dirette e indirette che hanno letteralmente travolto reddito e patrimonio; oppure scelte politiche che hanno toccato direttamente la mia famiglia, quali ad esempio le decisioni in ambito pensionistico, o le aziende con cui lavoro, banche in particolare.

In questi mesi mi son poi sempre più reso conto di come possano essere anche miei conoscenti a fare notizia. Il caso più emblematico è stato ovviamente quello di Federico Pizzarotti, passato in pochi giorni da impiegato in una banca di provincia a uomo-simbolo della nuova politica. Immagino che possa non essere un caso limitato nel mio futuro, visto che di personaggi carichi di idee ne incontro tanti.

Chiudo quest’anno che non ha visto grandi rivoluzioni personali e mi appresto a vivere il 2013 con l’auspicio per cui io stesso possa diventare un agente attivo dei tanti piccoli e grandi cambiamenti in corso. Non ho certo voglia di fare notizia, ma semplicemente spero di essere meno passivo nel far sì che i titoli dei giornali possano essere affrontati di petto e non solo subiti mugugnando come al solito.



Leave a Comment