Grazie alla disponibilità della mia famiglia, anche quest’anno ho avuto la possibilità di passare un bel week-end tra Padova e Venezia. Visto che è avvenuto un anno dopo l’analoga esperienza a novembre 2012 e all’altra punta del triangolo sghembo c’è sempre Genova, sono fioccati i confronti.

Sulle due città c’è poco da dire: Padova bella e viva come sempre nonostante il nubifragio, Venezia interessante e turistica nonostante l’acqua alta. Abbiamo onorato le nostre piccole tradizioni: il pranzo all’Osteria del Capo, il check sul citofono della Reggggia, il saluto al vecchio ufficio di Venezia.

Quelli che sono cambiati di più in questo anno siamo io e gli altri componenti della famiglia: mia sorella e un lavoro più stabile a Venezia, mio padre e la sua dieta iniziata in primavera, io e i miei viaggi intercontinentali in testa. Per fortuna c’è la mamma che ci tiene ancorati alle nostre radici.

Come già visto negli anni su questo blog, è iniziata la classica tensione da fine progetto a Genova. Sul treno di ritorno da Venezia, fermo a Padova, mi domandavo se la prossima volta partirò ancora da lì, se avrò la stessa casa perché non ho idea di dove vivrò tra un mese. Anzi sì: sarò in India.



One Comment to “Padova e Venezia a distanza di un anno”

  1. Pingback dall’articolo » Una fine d’anno diverso | Dicembre 27th, 2013 at 22:41

    Prima c’è stato lo sbattimento del visto per l’India, poi le vaccinazioni: colera, tifo, epatite A, difterite, tetano. Poi il week-end in Veneto, una bronchite e la profilassi antimalarica, che poi è una di quelle che mi preoccupa di più, visto che la malattia è ancora più diffusa di quanto si immagini. […]

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