Fuori tempo, fuori posto

29 Dicembre 2016

Mi guardo intorno e vedo decine di sacchetti e buste, stracolmi di cibo, spezie e stoviglie. Alcune valigie sono aperte, altre chiuse, da alcuni zaini spuntano cavi e materiale elettronico vario. La piccola casa milanese è un po’ sporca e molto disordinata e io mi sento allo stesso modo. Guardo sul notebook il documento condiviso nella videoconference in corso e ammetto di non essere molto concentrato.

Dovevo essere là, a Roma, come pianificato da tempo. Poi ho dovuto cambiare programma, perché il trasloco Mogliano Veneto-Milano è stata un’ecatombe e ha richiesto numerose valigie in più, senza contare quelle già portate/che porterò in Calabria. Stiamo parlando di centinaia di chili portati a mano, sulla scia di quelli “grossi” del passato: Padova, Nizza, Bergamo. Con tanti anni in più e tanta forza in meno.

In realtà non avevo molta voglia di essere né a Roma né a Milano: avrei preferito essere a Catanzaro, insieme a Eva e alla mia famiglia. Eva ha ascoltato il battito del nostro primo figlio, ma io non c’ero. Eva ha visto la neve per la prima volta nella sua vita, ma io non c’ero. Sarò da lei domattina, troppo tardi anche stavolta. Per fortuna ero con lei durante la prima ecografia in India, salverò quel ricordo.

Domani saremmo dovuti partire per Pechino; sono riuscito ad annullare la prenotazione all’ultimo momento, perdendoci un po’ di soldi e tante miglia. La motivazione della cancellazione è la difficoltà di Eva a viaggiare: i viaggi da/per l’India sono stati pesanti, ma anche il breve viaggio Treviso-Lamezia Terme è stato difficile. Spero che si riprenda presto, in modo da poter ricominciare a mangiare e cucinare.

Tutti mi chiedono da qualche settimana dove andremo a vivere dopo le Feste io ed Eva. Io prima rispondevo con tranquillità Roma, ora la situazione sembra più ingarbugliata. Qualcosa mi dice che una volta trasferito là, poi il tavolo salterà di nuovo, come avvenuto a settembre. Qualcosa mi dice che i quintali di cibo nel frattempo scadranno, le valigie si accumuleranno e io sarò sempre fuori tempo, fuori posto.



3 Comments to “Fuori tempo, fuori posto”

  1. Pingback dall’articolo » Appartamenti e hotel a Roma | Gennaio 22nd, 2017 at 21:35

    La perplessità sull’abitazione a Roma cui accennavo a dicembre deriva da qualche mese di vita in città. Chiusa definitivamente la parentesi a Mogliano Veneto ho infatti preso un bilocale a Roma fino a inizio aprile: tre mesi fissi all’Esquilino, dopo tanti alberghi visti da settembre a dicembre, in centro e non solo. Avevo infatti preso l’abitudine di cambiare praticamente sempre albergo, alla ricerca delle migliori condizioni notte per notte. Questo mi ha permesso di farmi un’idea di un sacco di alberghi a tre e quattro stelle di Roma, con i loro alti e bassi. […]

  2. Pingback dall’articolo » Torna a casa da chi ti ama | Aprile 14th, 2017 at 21:30

    […] c’è un’altra canzone che in questi mesi mi torna molto spesso in testa, Fuoriluogo ovunque. Al di là della sensazione di essere appunto fuori tempo e fuori posto descritta a dicembre, ci sono alcuni passaggi che mi ricordano molto gli ultimi mesi, soprattutto quelli da “pendolare” tra Roma e Mogliano Veneto: i viaggi in taxi e aereo, le promesse sempre a rischio, gli hotel, il portafoglio pieno di scontrini, la voglia costante di tornare tra le braccia di Eva. […]

  3. Pingback dall’articolo » È nata Margherita | Luglio 26th, 2017 at 09:47

    Sono diventato padre per la prima volta ed è una sensazione bella, anche se “macchiata” dalla solita sensazione di assenza. Com’era già successo per la prima visita dal ginecologo italiano o altri momenti della gravidanza di Eva, io ero in giro per l’Italia per lavoro. […]

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