Arroganza ferroviaria

25 Febbraio 2017

Treno Lamezia Terme – Roma della domenica pomeriggio: a Napoli sale una coppia tra i 30 e i 40 anni. Sembrano particolarmente agitati e si confrontano in modo acceso col capotreno. Molto tempo dopo, sento lei chiamare un’amica per sfogarsi: dice che hanno perso Italo e ora hanno dovuto prendere questo Frecciabianca e quel cretino del controllore, incredibile, ha detto loro che dovevano pagare tutto, come se non avessero affatto il biglietto!

Treno Roma – Milano del martedì mattina: a metà strada del viaggio, senza stop intermedi, un signore anziano litiga col controllore. Ha preso il Frecciarossa precedente a quello prenotato e non lo dice fin quando il sempre più esasperato addetto Trenitalia capisce l’inghippo e gli chiede di pagare 8 Euro per cambiare la prenotazione. Lui si rifiuta categoricamente e inizia a inveire contro di lui, contro le Ferrovie dello Stato, contro l’Italia dei ladri.

Treno regionale in Lombardia del giovedì, ora di pranzo: una ragazza giovane e ben vestita sale con in mano un biglietto elettronico stampato su un foglio A4. Mi si rivolge con nervosismo per chiedermi informazioni, di fatto mostrando di non saper leggere quanto scritto sul biglietto stesso e facendo trasparire poca dimestichezza col trasporto ferroviario. Il che è anche un po’ strano visto l’età, di solito si sposta in limousine con autista?

Di storielle così se ne possono vedere centinaia oggi giorni, su treni di tutti i tipi e con protagonisti di tutte le età. Nella maggior parte dei casi da una parte ci sono tizi scontrosi e in difetto, dall’altra staff Trenitalia o Trenord solitamente gentile, ma poi via via più incattivito dalla riottosità dei clienti a seguire regole semplicissime, dalla loro incapacità di relazionarsi in maniera cordiale, senza polemiche continue e nel rispetto di quanto pagato.

Ogni volta che qualcuno inizia a inalberarsi con me, altri viaggiatori o controllori perché sostiene di aver avuto un’assegnazione doppia di posto, sono abbastanza certo che uno dei due abbia un biglietto riferito a un altro treno o che abbia sbagliato il posto in cui sedersi; eppure no, tante grida inutili e tanta aggressività verso tutti e tutto. Quanta arroganza in giro, soprattutto sui treni, soprattutto da parte di chi non ne ha alcun titolo.



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