È nata Margherita

26 Luglio 2017

Sono diventato padre per la prima volta ed è una sensazione bella, anche se “macchiata” dalla solita sensazione di assenza. Com’era già successo per la prima visita dal ginecologo italiano o altri momenti della gravidanza di Eva, io ero in giro per l’Italia per lavoro. Ora sono su un treno per raggiungerla, con un groppo fatto di impotenza, rabbia e tristezza fermo in gola. Mentre alle 4 del mattino correvo a piedi alla Stazione Centrale di Milano per prendere il primo treno utile per scendere in Calabria, ascoltavo Ghemon e ripensavo ai post scritti in questi mesi durante la gravidanza. Dalla sorpresa del test positivo di novembre alla corsa per la morfologica, dal viaggio in India con Eva incinta alla piccola casa di Roma.

Oggi un po’ tutti i nodi sono venuti al pettine e so che stavolta ho sbagliato io a tornare a Milano a lavorare appena ieri dopo le ulteriori giornate in Ospedale a Catanzaro; da un lato mi sono fidato troppo dei medici, che prevedevano il parto in ritardo, dall’altro il tentativo più che fallito di tenere il passo rispetto agli obiettivi a dir poco ambiziosi della nuova posizione. Ma appunto i troppi nodi hanno incastrato il pettine: se mai ce ne fosse stato bisogno, questa vicenda del parto in contumacia mi ha tristemente confermato l’impossibilità di coniugare lavoro a Milano e famiglia in Calabria.

Penso di aver scelto la famiglia alla carriera quando ho sposato Eva e dopo la nascita di mia figlia la cosa diventa ancora più evidente. Ora il punto sarà come tradurre in azione questa angoscia che ormai ha raggiunto livelli insostenibili per me, ma temo anche per Eva, fino ad ora paziente. I miei ci hanno dato una mano enorme nell’organizzare il matrimonio prima e nella gravidanza poi; magari un giorno saremo noi a dover aiutare loro, che potrebbero dover invecchiare con figli e nipoti lontani da casa. Questo è un ulteriore fattore da tenere in considerazione nelle decisioni future.

Stanotte ho dormito praticamente 3/4 d’ora, quelli trascorsi tra mezzanotte e la telefonata di mia madre che annunciava il ricovero per travaglio di Eva. Poi la mia mente ha iniziato a frullare, ricordando la notte precedente in cui eravamo stati totalmente insonni, ma insieme; ma anche la notte insonne a Firenze, in cui comunque ero riuscito a stare insieme a Eva. Stavolta no, stanotte Eva era da sola e io avevo preso la decisione sbagliata: un senso di colpa che probabilmente mi porterò per sempre, una pagina bianca nell’album delle foto di cui tutti mi chiederanno conto, senza grandi scusanti se non questa voglia conscia o inconscia di strafare al lavoro per dare una prospettiva migliore alla mia piccola nuova famiglia.

Non vedo l’ora di tenere un po’ in braccio Margherita e piangere di felicità. Ho paura di incrociare lo sguardo di Eva, lasciata sola a partorire in un Paese straniero, con mia madre a mo’ di angelo custode. Dicono che il matrimonio sia una maratona e che nel lungo termine ci saranno ricordi belli e brutti; ora ho la sensazione di aver messo l’ennesimo sasso in tasca, ad appesantire la corsa. E di averlo fatto per un lavoro che mi ha sedotto per tanti anni e poi letteralmente abbandonato quando ho fatto la scelta più importante, metter su famiglia. Dovrò chiedere a Eva scusa, di nuovo.

Ti voglio bene Margherita, benvenuta nel nostro mondo confuso.



2 Comments to “È nata Margherita”

  1. Titì | Luglio 28th, 2017 at 12:00

    Come direbbe qualcuno… “the best is yet to come”! E’ da ora in poi che le tue fanciulle avranno più bisogno della tua presenza 🙂
    Evviva la cucciola Margherita!

  2. Pingback dall’articolo » Cambiare vita in cinque anni | Agosto 26th, 2018 at 21:53

    […] Da quel giugno 2013 è partito un ciclo concluso a giugno 2018, col trasferimento a Pero. In mezzo, un vero e proprio cambio di vita guidato probabilmente dalla mia piccola anima gemella Eva. Mi ha cambiato la vita in meglio sin da quando ci siamo “incontrati” esattamente cinque anni fa; penso sia cambiata profondamente anche la sua, visto il coraggio di trasferirsi in Italia per me, sposarmi e regalarmi Margherita. Un vero ciclone di positività pur in mezzo a tante sfide complesse. […]

Leave a Comment