Qualche settimana fa diversi spettatori erano rimasti colpiti da Antonino Cannavacciuolo in lacrime in TV, incalzato da Mara Venier in merito alla sua figura di “padre assente” per i suoi 2 bambini. Il messaggio era quello già sentito in altre occasioni: hai tutto dalla vita, lascia più spesso il lavoro e spendi tempo con loro.

Questo senso di colpa immagino lo abbiamo un po’ tutti. Ieri con Eva e Margherita abbiamo fatto un salto a Como e in un parchetto giochi locale vedevo un sacco di papà e mamme sorridenti e felici di vedere i bimbi arrampicarsi e scivolare; sono sicuro che, tornando durante la settimana, troverei pochi (o nessuno) di loro.

Henrik Lindberg

ll data scientist Henrik Lindberg ha tracciato questa inquietante rappresentazione del tempo speso dagli statunitensi, che temo sia largamente applicabile anche a noialtri, anche se alcuni dati sono sottostimati (solo 4 ore al giorno coi colleghi?) e altri sovrastimati (nelle 4 ore al giorno coi figli si contano quelle di sonno?).

Vorrei provare a ribaltare un po’ di questi grafici, anche perché il tempo speso con gli amici è decisamente meno di quanto indicato e quello con il resto della famiglia, per colpa della distanza, è praticamente nullo. Ma servono interventi drastici: ora, forse per la prima volta in vita mia, li sto considerando davvero.



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