Oggi festeggio 3 anni di matrimonio: è un bel traguardo, anche se la speranza è che sia solo il primo di molti altri trienni da passare insieme a Eva. Tra qualche giorno Margherita compie 2 anni e anche questo è un bel momento, che festeggerò coi miei, che le sono molto affezionati. Nei prossimi giorni peraltro dovrebbe nascere anche un cuginetto, il primo bebè maschio della nuova generazione che sta facendo ri-crescere la nostra famiglia allargata. Luglio, insomma è e sarà sempre più un mese di lieti eventi da celebrare.

E poi c’è “quella” data: il 16 luglio 2009, quando sono caduto per strada a Roma e ho rotto la testa dell’omero sinistro. Da quel momento il mio braccio e la spalla non sono più stati gli stessi: ancora oggi fatico a prendere pesi e soprattutto sento spesso dolore, anche solo provando a dormire sul fianco sinistro. Quel giorno avevo ricevuto la notizia dell’imminente promozione a Manager; avevo da pochi mesi compiuto 30 anni, così come ora posso dire di aver appena iniziato la decade successiva, ancora Senior Manager.

Più di una volta, negli anni successivi all’incidente, ho utilizzato questa data per un checkpoint sulla mia vita, personale e professionale. Nell’arco dei dieci anni ho vissuto qualche momento molto difficile, ma anche la grande rivoluzione dei 5 anni. Quindi il bilancio è positivo, soprattutto grazie alla mia nuova famiglia, che in quel “tragico” giorno non avrei potuto nemmeno sognare. Sì, la carriera è andata a farsi benedire ma tutto sommato va bene così, ora l’importante è trovare un nuovo equilibrio che ci faccia stare sereni.

Chissà se tra 10 anni sarò ancora qui, a fare un nuovo bilancio sulla fine della mia vita da quarantenne e sulle prospettive di un neo-cinquantenne. Chissà se Margherita avrà un fratellino o una sorellina o sarà una pre-adolescente un po’ solitaria. Chissà se Eva si sarà ambientata in Italia, se avrà imparato a parlare la nostra lingua. Chissà come staranno i miei genitori, sperando nel frattempo di aver passato più tempo possibile con loro. Voglio essere positivo: la giornataccia fu 10 anni fa, non oggi; non lo sarà di nuovo.



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