Indimenticabile 2020

27 Dicembre 2020

Chi se lo dimenticherà, questo anno bizzarro? Verrebbe da augurarsi che passi alla storia come “l’anno del Coronavirus”, invece che solo come “l’anno in cui scoppiò la prima ondata di Covid-19”. In ogni caso, difficile pensare che tra 20 o 40 anni (per chi ci sarà) questo verrà dimenticato come un anno “qualsiasi”, da chi oggi è ragazzino così come da chi oggi è adulto e magari ha dei già dei suoi anni “indimenticabili” personali.

La differenza, appunto, è che stavolta si tratta di un anno indimenticabile a livello collettivo, globale. Nel dopoguerra forse solo il 1968 è rimasto come anno memorabile, almeno per molti Paesi occidentali; poi ci sono state più che altro date specifiche, come l’11 settembre 2001. Chi aveva vissuto le guerre mondiali ricorda anni di sofferenze, anche in questo caso con date specifiche sugli avvenimenti, spesso nazionali.

Penso alle quasi 100.000 famiglie italiane che ufficialmente hanno perso un familiare, conscio che stime parlano di 5 o 10 volte tanto gli effettivi morti (o gravemente invalidati) da Coronavirus da quando ancora non aveva un nome, ma probabilmente già girava per l’Italia. Per loro il ricordo di quest’anno sarà tristissimo, “l’anno in cui è cambiato tutto”. Per altri temo sarà solo leggermente spostato al 2021.

Io sono fortunato a godere di queste vacanze natalizie coi miei genitori, con nessuno di noi gravemente colpito né dalla pandemia né dalle ripercussioni economiche: quando tornerò a leggere questi post sulla Cuccia penserò che tutto sommato non era stato un anno così terribile a livello personale. Chissà se lo starò leggendo come con le lacrime agli occhi, magari colpito da una delle tragedie collettive che arriveranno.