A me dormire piace. Sul serio, amo dormire bene e possibilmente anche tanto, cosa che ovviamente non avviene mai per evidenti vincoli lavorativi. Certo, ho il vizio, sin da bambino, di non voler mai andare a dormire: la vita va vissuta sino in fondo e così cerco di vivere ogni giorno sino al secondo prima del quale cado stremato sul letto, dove probabilmente stavo lavorando sul PC. Questo teatrino quotidiano va avanti da una decina di anni e devo dire che le cose non sono cambiate granché tra vita universitaria e vita lavorativa. La differenza principale è che ai tempi dell’Università  riuscivo a lavorare di notte e studiare di giorno, oggi lavoro così tanto di giorno che non riesco a fare altro la notte.

Questo è un problema. La mia bassa qualità della vita, paradossalmente, si riconosce dal fatto di non fare altro che lavorare, pensare al lavoro, vivere per il lavoro. Così, in giornate come queste, in cui aspetto l’avvio di un nuovo contratto temporaneo per i primi mesi del 2007 e perciò vivo delle piacevoli “vacanze” in famiglia, vorrei fare milioni di cose ma tendenzialmente non riesco a fare assolutamente nulla, tranne mangiare benissimo e dormire malissimo. I problemi del sonno, tanto per cambiare, derivano ancora una volta dal lavoro: con la famosa società  di consulenza ormai siamo ad un punto di svolta e così le mie notti sono tormentate. Stanotte è il culmine, visto che il mio cervellino frulla così tanto da non farmi dormire.

Ci sono degli aspetti che accomunano un film strappalacrime come Quando meno te l’aspetti ed il tentativo non esattamente riuscito del solitamente geniale Kevin Smith di produrre un polpettone hollywoodiano, Jersey Girl: ciò che rimane in testa non è tanto il fatto che entrambi i protagonisti diventino genitori loro malgrado a causa della morte dei loro cari, quanto i percorsi di auto-distruzione professionale e l’esaltazione della vita semi-rupestre che i due protagonisti, Kate Hudson e Ben Affleck, si ritrovano a fare. Stanotte penso a loro e mi domando se prima o poi farò la stessa fine: per ora, prima che qualcun altro mi incaselli in una cornice non mia, prendo i bagagli e scappo via (il che fa rima). Se vita rupestre deve essere, almeno che sia una mia scelta: se da un investimento non ci si aspetta prospettive di crescita, bisogna avere il coraggio di uscirne quando si è all’apice.

Vado indietro nel tempo, sino alla mia prima notte insonne sulla Cuccia: era ottobre 2001 e vagavo insoddisfatto sulla Rete per dare forma ad un’idea imprenditoriale che non mi voleva mollare. Poi rileggo il post di marzo 2005 sull’apertura di lacuccia.org: tanto per cambiare, noto che ho sedato il mio Sturm und Drang con l’avvio di una nuova attività sul Web. Lo so, non riesco a stare fermo: ma come si diceva in Chocolat (non nel blog della mia cara Jeanette, proprio nel film con Juliette Binoche):

«But still the clever north wind was not satisfied. It spoke to Vianne of towns yet to be visited, friends in need yet to be discovered, battles yet to be fought…»

Per la cronaca, il dominio della mia vecchia idea ripescata dal ripostiglio della mia mente per sedare la mia ansia notturna, per ora è libero, almeno in versione .it. Ed ora, non sarebbe male dormire un po’: per quanto sia piacevole ricercare voli aerei ed ascoltare Go – The Very Best of Moby, ottimo regalo ricevuto a Natale, preferirei anche dormire un po’. Anche perché domani (ahem, oggi) è l’ultimo giorno di “ferie” prima della maratona Capodannesca, sperando di ricominciare a lavorare già con l’inizio della prossima settimana, sempre a Bergamo. Si preannunciano un paio di mesi difficili: ma sono quelli in cui scoprirò come evolverà la mia vita.



12 Comments to “La notte porta consiglio (ma non sbadiglio)”

  1. Passeroad | Dicembre 29th, 2006 at 10:13

    A me non piace dormire, sono sempre riuscito a dormire poche ore a notte e non avere sonno al giorno, ciò mi permette di gestire la vita lavorativa e universitaria, quanto riconosco nelle tue parole quella sensazione ccon la quale non fai altro che pensare al lavoro, vorresti pensare ad altro ma la tua mente è come se non rispondesse, anche avendo un attimo di tempo per le tue cose, non riesci a fare nulla, è difficile e fatico a descriverlo, la ripresa dell’università  è stato un toccasana (tranne che per il portafoglio :-P).
    Ti faccio un grosso in bocca al lupo e un augurio di buona fortuna, che tu riesca ad incanalare la tua vita nella direzione giusta per te, che tu riesca a realizzare le tue scelte, qualunque esse siano.

  2. ex-xxcz | Dicembre 29th, 2006 at 22:11

    In bocca al lupo anche a te, Passero. 🙂

    Per i più curiosi: alla fine l’insonnia è durata dalle 2 alle 7.30 (a quel punto sono riuscito a fare ben un’ora di sonno)… Speriamo di non fare altrettanto stanotte!

  3. Giuggiola | Gennaio 1st, 2007 at 20:17

    Buon anno, avrai sempre tutto il mio appoggio… lo sai. Si prepara la festa a Giuggiolandia, arriva la corte…

    Giuggiola 2007

  4. Badaze | Gennaio 5th, 2007 at 18:18

    Auguri x il 2007 ex!!!

    Anch’io lavoro vicino a Bergamo.

    Ciao

    Bad

  5. ex-xxcz | Gennaio 6th, 2007 at 00:35

    Wow Bad, pensa che coincidenza! Buon anno nuovo…

  6. Giuggiola | Gennaio 8th, 2007 at 17:57

    Chissà  se qualcuno dei tuoi lettori si è mai chiesto chi è questa Giuggiola che “ogni tanto” compare?
    eh si effettivamente chissà  chi può essere mai!!!!!??????

  7. ex-xxcz | Gennaio 9th, 2007 at 23:00

    Giuggiola ma da uno a mille quanto sei sciocca?

  8. Giuggiola | Gennaio 22nd, 2007 at 20:38

    Ehm non so io mi darei un 22… Sì un buon 22!

    Tu che ne dici?!

  9. ex-xxcz | Gennaio 22nd, 2007 at 22:40

    Mi sembra una bella risposta… Viva il 22. 🙂

  10. Pingback dall'articolo "Addio al cinema, mi do all’ippica" | Febbraio 26th, 2007 at 20:17

    […] Ho sempre sguisciato via dai punti fissi e così sino ad ora è sembrato naturale il lavorare tanto, ma sempre da libero professionista. Ora, però, come scrivero a fine dicembre, è giunto il momento della svolta, che purtroppo non è stata diluita in due mesi, ma verrà  concentrata tutta nella settimana che inizia domani. Cosa succederà ? […]

  11. Pingback dall'articolo » Voglia di dormire | Maggio 16th, 2008 at 21:15

    […] Come raccontavo su queste pagine un anno e mezzo fa, sin da bambino ho sempre cercato di vivere ogni giornata sino all’ultimo istante […]

  12. Pingback dall’articolo » Insonnia, dolore, stress, soldi | Dicembre 13th, 2015 at 21:50

    […] Non voglio prendere sonniferi o altri farmaci, non voglio nemmeno prendere una camomilla perché ci manca solo che il corpo si abitui al fatto che solo l’assunzione di sostanze esterne sia il viatico per dormire. Rispetto a quando mi addormentavo alla meno peggio con luce e PC accesi, da qualche mese a questa parte cerco di andare a letto cercando le condizioni migliori per dormire; se tutto va bene mi sveglierò domattina presto al suono della sveglia, pronto per doccia, antibiotico per i denti, colazione e viaggio verso gli uffici del Cliente. […]

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