Passaggio di testimone

31 Luglio 2013

Una decina di giorni fa è morto uno zio di mia madre. Una persona buona e generosa, di quelle che difficilmente possono stare antipatiche a qualcuno. Mi è dispiaciuto e come al solito essendo dall’altra parte d’Italia non ho potuto partecipare ai funerali.

Qualche giorno fa invece è nata la figlioletta di mia cugina: come già era successo per il matrimonio lo scorso settembre, ho voluto essere presente a tutti i costi perché lo ritenevo un passaggio importante non solo per lei, ma per tutta la famiglia.

È la prima esponente di una nuova generazione e segna il passaggio la trasformazione dei genitori in nonni, dei fratelli in zii e così via. Non è solo un fattore emotivo: è la prima nativa digitale in famiglia, non potrà che crescere diversamente da noi.

Appena l’ho vista mi sono emozionato, è stato bello pensare che quel fagottino ha tutta una vita davanti, con tutte le scelte e le possibili strade da imboccare. E che diventerà un membro importante, cruciale, della mia piccola famiglia sparpagliata.

Negli scorsi giorni ho osservato con un po’ di mal di pancia l’entusiasmo internazionale per la nascita dell’erede al trono del Regno Unito; poi ho capito che in qualche modo era un po’ la mia allegria formato famiglia amplificata esponenzialmente.

La nascita di un bebè in qualche modo ti fa pensare che le cose andranno avanti a lungo, che il mondo intorno potrà crescere ancora tanto grazie alla sua voglia di scoprirlo. E che magari rimarrà un piccolo ricordo di te, anche quando non ci sarai più.



3 Comments to “Passaggio di testimone”

  1. Pingback dall’articolo » .commEurope » Normalità e sobrietà | Luglio 31st, 2013 at 23:24

    […] William e Kate escono dalla clinica e i giornali commentano lui che sistema il seggiolino per il bebè o lei che si comporta come una giovane mamma che ha partorito da poche ore. La folla intorno a loro è in visibilio, contenta che il principino raccoglierà il testimone della monarchia. […]

  2. Titì | Agosto 25th, 2013 at 11:23

    :-*

  3. Pingback dall’articolo » Grazie Clelia, mi hai fatto diventare zio | Marzo 3rd, 2018 at 21:59

    […] Oggi divento zio, che è un ulteriore nuovo ruolo dopo essere diventato cognato 3 anni fa, marito 2 anni fa, padre lo scorso anno. Tante etichette in più, che richiamano nuove responsabilità, dopo anni in cui i miei unici “titoli” familiari erano essere figlio e fratello. Auguro alla piccola bimba capellona lo stesso futuro radioso che auspico per Margherita e per le altre bambine che in famiglia stanno portando avanti il passaggio di testimone tra le generazioni che ho conosciuto in passato e quelle che costruiranno il futuro.

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