Il costo dell’amore

5 Luglio 2004

Gioivo, un paio di giorni fa, per l’opportunità  estiva a Torino: peccato che, nella realtà , si sia tramutata in un’internship gratuita sino a fine novembre ed in un costosissimo contratto di affitto. Roba da non credere: l’affitto è schizzato dai 361 Euro più elettricità  e spazzatura di dicembre ai quasi 430 di oggi. Pagamento di un trimestre anticipato, come al solito. In più, 2 mesi di caparra, 200 Euro di registrazione contratto, 300 Euro imboscate praticamente in nero dall’amministratore. Totale: tra oggi e mercoledì devo sborsare quasi 3.000 Euro, avendo sottoscritto un contratto annuale (altrimenti il semestrale costava di più, su base mensile).

Quello che mi fa arrabbiare molto è che, fondamentalmente, il mio ritorno a Torino è esclusivamente dovuto a questioni “personali”. Ora ci manca solo che Giuggiola se ne vada… Io, invece, sono legato a filo doppio a questa città  almeno sino alla prossima estate. Per far cosa, poi?

Quand’ero alle superiori, bramavo l’università. All’università, non vedevo l’ora di fare un po’ di esperienza lavorativa. Quando lavoravo, ho sentito il bisogno di tornare a studiare e mi sono impelagato in questi vari Master. Ora, per finire i Master devo sottostare a questo stupido ricatto morale e lavorare gratis per 5 mesi: pardon, secondo il mio interlocutore da ora sino a fine novembre sono 4 mesi. Mah, la matematica. Dopo questo ennesimo passaggio, cosa dovrei desiderare?

Manca un fine alla mia vita di questo periodo, direi. Di fatto, anche se non ce ne rendiamo conto, le nostre famiglie ci hanno mandato all’università  (e poi ai Master e poi…) esclusivamente “per farti trovare un lavoro decente”. Uh, che bella soddisfazione. Anche se fosse, alla fine, solo chi è veramente brillante (cfr. Stefano Hesse) fa delle belle carriere. Noialtri, lavoriamo per la gloria (altrui).



One Comment to “Il costo dell’amore”

  1. Pingback dall'articolo » Voglia di scappare | Ottobre 18th, 2004 at 20:00

    […] dopo le spese folli di inizio luglio, l’abbandono repentino di Torino comporterebbe ulteriori “investimenti” in affitti non usufruiti, sanzioni, penali e cavolate varie. […]

Leave a Comment