L’anno scorso, l’incidenza delle tasse sul totale dei soldini ricevuti per il mio lavoro è stato del 33,28%. Quest’anno, se trovo nuovi progetti oltre a quello che finisce il 30 giugno e non rimango disoccupato, dovremmo confermare il 37,61% visto in questo primo semestre. Da notare che la percentuale dell’anno scorso comprendeva anche parte dell’IVA, ma non i contributi. Su quella di quest’anno invece pesano i mini-contributi per i lavoratori a progetto.

Morale della favola, il 20 giugno dovrò saldare IRAP, IRE e addizionali comunali e regionali relative al 2005, in seguito mi aspetterà  un’ulteriore botta per i contributi. Sono tante migliaia di Euro che partono dal mio conto corrente e svaniscono nel nulla: chissà  cosa succederà  ai soldini guadagnati lavorando tante ore al giorno, tutti i giorni (l’anno scorso il mio unico giorno di pausa è stato il 7 gennaio 2005).

Non ho assistenza medica: quando ho provato a chiederla a Roma come fuori sede, mi han detto che essendo un lavoratore autonomo, non ne avevo diritto. Ogni volta che ho bisogno di un medico, devo così andare al pronto soccorso della città  in cui mi trovo: se l’emergenza è bassa (grazie a Dio), sono tante decine di Euro che se ne vanno. Non avendo nessun tipo di esenzione, per ogni visita specialistica pubblica sono molti di più (indimenticabili le centinaia di Euro per la buona causa dei calcoli, tutt’ora non risolta).

Non vado a scuola, né ci vanno i miei familiari: mia sorella, pur di ottenere un minimo di borsa di studio per un corso post – laurea, è dovuta andare a sue spese in Francia. Quando ho fatto un Master in un’Università  pubblica italiana, ho pagato diverse decine di milioni (di lire), che sono andate ad aggiungersi a quelle spese per l’Università  (mai avuta una borsa di studio).

Non guardo né posseggo la TV, non utilizzo né posseggo l’auto. Quindi, i soldi spesi per pagare le soubrette della Rai o mantenere le superstrade, vanno a beneficio di terzi. Come già  accennato, i miei contributi da contratto a progetto sono risibili e di fatto servono a pagare la pensione agli attuali anziani più che ad assicurarmi una vaga pensione tra qualche decina di anni.

Faccio un uso consistente di mezzi pubblici locali e di treni Trenitalia, che pago profumatamente e senza sconti particolari. Sono un amante della natura, quindi mi aspetterei che i miei soldi venissero investiti in tal senso: al contrario, lo Stato aspetta che i malfattori danneggino l’ambiente (costruzioni edilizie, inquinamento industriale, etc.) al fine di condonare queste azioni e ricavarne ulteriori introiti.

Sono contento che i miei soldi contribuiscano alla realizzazione di iniziative culturali, anche se purtroppo a causa del poco tempo libero non riesco a usufruirne. Trovo giusto che vadano a sostenere l’assistenza sociale ai disagiati (ad esempio il famoso 8 per mille), ma non che finiscano a sostenere la natalità  o l’iscrizione all’asilo nido con assegni e assegnucci.

Se un terzo dei soldi che la mia vita vale vanno allo Stato, vorrei avere un’idea più chiara di cosa lo Stato faccia per me e per la mia famiglia. Forse vivrò una vita fuori dagli schemi più comuni, ma non vedo da nessuna parte la mano dello Stato: tranne, forse, nella manutenzione del marciapiedi che faccio tra Banca ed Hotel ogni giorno. Sono 100 metri all’andata e 100 al ritorno: un po’ costosi, direi.



4 Comments to “Dove vanno i soldi delle mie tasse?”

  1. Passeroad | Giugno 15th, 2006 at 09:25

    Chissa perché in Italia la domanda più diffusa è: “I soldi delle tasse dove vanno?” Ho cominciato a pormi questa domanda all’università pagando le tasse e poi continuo ogni volta che vedo la busta paga.
    Abbiamo tutti i doveri e pochi (per non dire nessuno) diritti

  2. Giuggiola | Giugno 16th, 2006 at 15:49

    Ai carissimi lettori della Cuccia: le cose sono due o questo ragazzo deve farsi benedire (ti prego Frate Antonio pensaci tu) perchè capitano tutte a lui o boh presentategli una ragazza, fatelo distrarre, ditegli che il bicchiere è mezzo pieno a volte…

  3. Pingback dall'articolo » Il Partito senza anima | Maggio 6th, 2007 at 01:11

    […] Voto ormai da dieci anni partiti che vanno spesso contro i miei interessi: spesso hanno perso e quando hanno vinto, come sta succedendo in questi mesi, combinano di tutto pur di attirarsi la mia antipatia. […]

  4. Rena | Marzo 18th, 2009 at 14:14

    Sono capitato qui per caso e cercavo una “contabilità” dei nostri soldi di tasse. Che so “tot” entrate, uscite sanità tot miliardi etc.
    Ma esiste? Penso sia una cosa doverosa…

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